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Valle Olona | 28 aprile 2023, 15:02

Castellanza, Dell’Acqua (Pd) su carenza medici di base: «Silenzio irrispettoso nei confronti dei cittadini»

Il Circolo del Partito democratico di Castellanza organizza un presidio fuori dall’ambulatorio temporaneo di via Roma per rinnovare la richiesta di un incontro ad Ats e Asst. «Quanto ancora dovremo aspettare per avere delle risposte e delle soluzioni?» si chiede il segretario Alberto Dell’Acqua

Castellanza, Dell’Acqua (Pd) su carenza medici di base: «Silenzio irrispettoso nei confronti dei cittadini»

Ancora una volta il Circolo Pd di Castellanza punta i riflettori sulla situazione dei medici di base, o meglio sulla loro mancanza, e lo fa con un presidio organizzato nella mattinata di venerdì 28 aprile di fronte all’ambulatorio temporaneo di via Roma.

«Prima di Pasqua – spiega il segretario Alberto Dell’Acqua – avevamo mandato un invito personale alle dirigenze di Ats e Asst richiedendo un incontro, ovviamente urgente, per sederci al tavolo e fare il punto della situazione, ma ad oggi non abbiamo ancora avuto risposta.
Ci troviamo di fronte a un ambulatorio temporaneo, ma non c’è dato, e soprattutto non è dato sapere ai cittadini, per quanto proseguirà questa situazione “tampone”».

Una situazione che, per sua natura, non riesce a rispondere adeguatamente alle necessità dei tantissimi castellanzesi sprovvisti di medico di base, che si trovano ad avere a che fare con attese e disagi spesso non imputabili al lavoro del personale sanitario che opera all’interno della struttura.
Con il passare dei mesi diventa sempre più evidente la necessità di trovare una soluzione più efficace che possa una volta per tutte mettere fine alle difficoltà che i pazienti, e i medici, stanno affrontando ogni giorno, testimoniate anche delle 664 firme raccolte dal Pd nelle scorse settimane.

«Abbiamo chiesto unincontro - prosegue Dell’Acqua – anche per tentare di cercare insieme delle soluzioni che potessero dare quelle risposte che i cittadini si aspettano per vedere tutelato un diritto, quello dell’accesso alla sanità, previsto dall’articolo 32 della nostra Costituzione.
Noi stessi abbiamo proposto diverse soluzioni per cercare di accorciare le tempistiche dell’ambulatorio temporaneo, dove servono quattro giorni per ottenere le proprie prescrizioni, anche perché spesso e volentieri i medici di turno non riescono ad avere accesso al sistema informatico per cavilli di burocrazia che, vista la situazione attuale in cui ci troviamo, rasentano l’assurdo».

Una delle soluzioni proposte dal circolo castellanzese era quella di prendere in considerazione il fatto di accettare la disponibilità data da alcuni medici recentemente andati in pensione, che si sono offerti di collaborare per sgravare l’ambulatorio temporaneo di via Roma di parte del lavoro.
Una proposta che non è stata accolta perché, è stato risposto loro, non prevista dalla normativa attuale.

«Altre regioni nella nostra situazione – sottolineano i membri del Pd – hanno addirittura fatto lavorare medici stranieri, e lo hanno fatto modificando la normativa; perché non è possibile farlo anche qui per permettere a questi medici volontari di prestare la loro opera per aiutare i pazienti?
Per quanto ancora dovrà continuare questa situazione temporanea che negli ultimi mesi è degenerata in un nulla e in una scatola di cartone? Oggi, fortunatamente, quest’ultima è stata sostituita dal lavoro di alcuni preziosissimi volontari, ma tutto questo non può andare avanti in eterno».

Per ottenere risposte, dunque, alcuni membri del Circolo Pd di Castellanza si sono ritrovati davanti alla struttura di via Roma, per manifestare, anche con alcuni cartelli, il disagio raccolto tra la cittadinanza, nella speranza che questo possa spronare i vertici di Ats e Asst ad accettare, per lo meno, la richiesta di un incontro.

«Questo silenzio non è rispettoso né per i cittadini, di cui ci siamo fatti portavoce, né per noi – conclude il segretario – Quanto ancora dovremo aspettare per avere delle risposte e delle soluzioni?
La mancanza di volontà di trovare ogni rimedio possibile per mitigare il problema della carenza dei medici di base è sconcertante, così come lo è il fatto di non dare risposte che spieghino chiaramente cosa si stia facendo e come si stia procedendo.
Auspichiamo che al più presto possa esserci un confronto diretto e franco sia con la cittadinanza che con noi».

Loretta Girola

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