C'è fermento e attesa anche tra i tifosi illustri del Legnano. A scaldare i cuori degli appassionati lilla non sono soltanto le ultime quattro partite decisive per agguantare, almeno, il quinto posto in classifica che potrebbe valere i playoff. C'è pure il “tempio laico” dello stadio “Giovanni Mari” che si ripopola e ritrova il pubblico sugli spalti, fin da questa domenica (LEGGI QUI). Intanto è stato confermato mister Sgrò (LEGGI QUI).
«Presente!» dice con voce squillante Norberto Albertalli, presidente della Fondazione dei Quattro Ospedali, oltre che super tifoso lilla ed ex dirigente con vari ruoli in società (è stato amministratore delegato negli anni del “presidentissimo” Mari). «Non si vedeva l'ora, domenica sarò in tribuna a tifare». L'entusiasmo di Albertalli è contagioso anche quando ci racconta dei lavori che furono fatti allo stadio per portarlo all'attuale capienza, con le tribune ai quattro lati del campo. «Mi ricordo che noi dirigenti lavorammo giorno e notte per quel progetto. Adesso è bello sapere che i tifosi potranno tornare allo stadio a godersi le partite dei nostri beniamini».
Il cuore batte per il Legnano pure in Gianfranco Bononi, presidente della Fondazione Famiglia Legnanese. E le emozioni non mancano anche per lui, alla vigilia di una “prima” stagionale che segna, soprattutto, una ripartenza.
«Si vede finalmente uno spiraglio - aggiunge - per noi lo stadio significa anche ritrovare quelle occasioni di svago che sono tanto mancate in quest'ultimo anno e mezzo».
Gianfranco Bononi, che è un tifoso appassionato e competente, fa un paragone anche con la posta in palio domenica per il Legnano di mister Sgrò (riconfermato proprio in queste ore per la prossima stagione), nel confronto diretto con la Folgore Caratese. «Si torna allo stadio per un match di “cartello” e per il Legnano è una buona occasione per riprendere la scalata verso le posizioni di alta classifica, con l'aiuto del pubblico».
La chiosa del presidente della Famiglia Legnanese è pure un auspicio per la sua fondazione e per tutto il mondo associativo, sportivo e sociale della città. «Speriamo che il Legnano calcio, che è la società cittadina di più antica fondazione, sia da traino per tutte le altre associazioni, per ritrovare il pubblico e i vari appuntamenti già nel corso della prossima estate, confidando sempre di più nella campagna vaccinale. C'è bisogno di recuperare la nostra “normalità”». Anche, e non solo, quella della domenica pomeriggio allo stadio.