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Salute | 17 maggio 2021, 15:18

Teleriabilitazione per pazienti cronici: la sfida è fra le mura di casa

La Liuc – Università Cattaneo partecipa al progetto SIDERA^B. Che ha consentito, fra l’altro, di dare continuità alle terapie anche in piena emergenza sanitaria

Portare le attività di riabilitazione per pazienti cronici dall'ospedale alle abitazioni: la Liuc - Università Cattaneo partecipa a un progetto innovativo

Portare le attività di riabilitazione per pazienti cronici dall'ospedale alle abitazioni: la Liuc - Università Cattaneo partecipa a un progetto innovativo

Cure riabilitative a domicilio per pazienti con patologie croniche polmonari, cardiologiche e neurologiche.  Saranno presentati con una webinar in programma mercoledì 19 maggio i risultati di SIDERA^B” (Sistema Integrato DomiciliarE e Riabilitazione Assistita al Benessere). Il Sistema, spiega un comunicato della Liuc – Università Cattaneo, che partecipa al progetto, è costituito da «una piattaforma tecnologica di servizi, integrata con strumenti per l’erogazione di attività motorio-cognitive di riabilitazione (e.g., applicazioni multimediali e video game), alcuni indossabili, per il monitoraggio dell’attività fisica e del sonno».

Finanziato da Regione Lombardia, il progetto si è avvalso di un partenariato di elevato livello scientifico e tecnologico che include anche AbMedica (capofila), Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano Bicocca, Amiko Srl, Grifo Multimedia Srl, Fondazione Don Carlo Gnocchi – Onlus e Tenacta Group Spa.

Positivi gli effetti riscontrati sui pazienti (141 quelli inclusi nel trial clinico) per la risposta proattiva delle persone, per l’efficacia generale del piano riabilitativo, per il miglioramento di parametri attinenti alla salute e alla qualità di vita.

Il setting domiciliare ha garantito autonomia nel gestire le attività quotidiane per i pazienti (non è necessario che l’operatore sanitario sia presente in tempo reale). Tale caratteristica ha influito positivamente nel favorire l’adesione al programma e nel contenere il tasso di abbandono. Ora si lavora al coinvolgimento di alcune Asst lombarde, con l’obiettivo di ottenere una validazione esterna al partenariato. Ancora, si valuta la creazione di un sistema di Telemedicina a tre moduli (TeleMonitoraggio, TeleRiabilitazione e TeleSupporto) in grado di garantire "care integrato" per la gestione della fragilità in ottica multidisciplinare, estensibile anche a soggetti positivi al Covid. SIDERA^B, fra l’altro, ha consentito ai pazienti di proseguire nelle attività riabilitative, da casa e senza soluzione di continuità, anche nei periodi peggiori della pandemia.

Emanuele Porazzi, docente della Liuc, tira le somme e traccia prospettive: «I minori costi per il Sistema Sanitario Regionale dovuti all’introduzione dell’ecosistema di tele-riabilitazione, consentirebbe un saving economico da destinare al trattamento di una più ampia fascia di popolazione. Non solo, spostando il setting di riabilitazione da ospedaliero a domiciliare, si potrebbero liberare risorse, prendendo in carico un maggior numero di pazienti, con riduzione delle liste d’attesa e alleggerimento delle strutture sanitarie. Infine, la piattaforma può contribuire a raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale, riducendo gli spostamenti dei pazienti e aumentandone l’autonomia».  

redazione

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