Lo sport e la vita corrono insieme, così l'azienda assorbe la filosofia sportiva che permette di superare emergenze come quella Covid. È quanto accaduto alla Stamperia Olonia di Gorla Minore, guidata da Mauro Miele. Imprenditore e pilota, che ama le sfide e non si è fatto intimorire con la sua squadra dalla tempesta che si è abbattuta sulla nostra epoca con il Covid.
Ingegnarsi sempre
La stamperia, nata nel 1969 e oggi parte integrante del gruppo Liberty, è leader per la produzione in conto terzi di tessuti naturali stampati per la casa e per l’abbigliamento. Di fronte alla tempesta virus, ci si è dovuti fermare e riorganizzare, ma si sono date due risposte. Quella immediata producendo le necessarie mascherine per il territorio. L'altra, vitale: l'aver diversificato i mercati ha pagato e la crescita di quello legato alla casa è stata colta al volo.
Del resto, l'azienda - 110 persone, alcune assunte anche recentemente - ha continuato a investire. In sei anni 15 milioni e ci sono macchinari che fanno brillare gli occhi a Mauro Miele quando li mostra: «In realtà, in questi trent'anni ho sempre investito gli utili aziendali».
Lo spirito del rally ha insegnato tanto: «Fondamentale è non mollare mai, ingegnarsi, infatti così è accaduto e ne siamo usciti bene. Poi lo sport mi ha aiutato ad esempio a curare i dettagli, a essere tenace».
Così dopo l'impatto iniziale, si è riusciti a recuperare gradualmente e alla fine dell'anno si è sfiorato il pari, spiega Miele. «Questo proprio perché due terzi della nostra produzione riguardano la casa - sottolinea ancora - mercato che ha avuto un ritorno di fiamma inaspettato, mentre l'abbigliamento è sprofondato». Tutti inclini a rendere confortevole l'abitazione dove si trascorrono più ore, mentre si esce poco e le tute spesso hanno avuto il sopravvento sugli abiti.
La Stamperia Olonia non si è fatta trovare impreparata. E anche se il trend è continuato, anzi si è rafforzato in questo inizio 2021, si è pronti a cogliere pure direzioni diverse.
I mercati
Oggi l'export incide per l'80% sul fatturato, a partire dall'Inghilterra e premiando anche Germania e Francia. «Noi trasformiamo per conto terzi - precisa Miele - Non vendiamo un prodotto, ma il nostro lavoro».
Anche recentemente sono state assunte quattro, cinque persone. Non è facile trovare competenze in questo settore, la formazione viene svolta in azienda. I giovani sono più appassionati alla stampa digitale, eppure tutto il processo è affascinante: «Alla fine c'è un prodotto vivo, alla cui creazione si partecipa».
Ora gli investimenti programmati, e in parte recuperati rispetto a un iniziale rallentamento dell'anno scorso, proseguono. Come gli impegni sportivi di Miele che è abituato alle competizioni: «Se uno vuole riuscire, deve avere la tenacia e vedere tutti i particolari. Solo così avrà il migliore risultato possibile nella vita e nello sport. Il bello è mettersi in gioco. Io l'ho fatto in Finlandia quest'anno e tra poco in Croazia».
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