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Economia | 19 marzo 2021, 10:46

L'appello di Confagricoltura Varese: «Valorizzare il polmone verde del nostro territorio e i suoi 550 mila mq di boschi»

In occasione della Giornata delle Foreste, l'associazione sottolinea che «ciò che serve alle imprese del settore e ai cittadini è un circuito locale di valorizzazione della biomassa forestale a fini energetici».

L'appello di Confagricoltura Varese: «Valorizzare il polmone verde del nostro territorio e i suoi 550 mila mq di boschi»

«Boschi e foreste sono strategiche per l’ambiente, l’economia e la salvaguardia del pianeta. Una risorsa preziosa che caratterizza le nostre aree interne, contribuendo efficacemente alla lotta ai cambiamenti climatici». Lo sottolinea Confagricoltura, in occasione della Giornata internazionale delle Foreste, istituita nel 2012 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. 

Sono circa 9 milioni di ettari le foreste, mentre quasi 2 milioni di ettari sono formati da arbusteti, boscaglie e macchia mediterranea. Oltre il 65% di queste aree - ricorda Confagricoltura - è di proprietà privata. Un vero e proprio patrimonio gestito da agricoltori e silvicoltori con attenzione, per fornire risorse rinnovabili fondamentali per lo sviluppo della bioeconomia e di servizi a beneficio della collettività. «Questo nostro polmone verde ha necessità di essere curato e innovato: le risorse messe a disposizione del Next Generation EU – afferma l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – possono rappresentare una grande opportunità da cogliere per la crescita del settore in termini di PIL e di occupazione».

Complessivamente, le aree forestali coprono oltre il 35% del territorio nazionale, con punte anche del 50% in alcune regioni. Per quanto riguarda la provincia di Varese il dato è ancora più importante, come riferisce il presidente di Confagricoltura Varese Giacomo Brusa «la nostra provincia ha una superficie di  1200 chilometri quadrati e di questi ben 550 chilometri quadrati, quasi la metà, sono superfici boscate che se non gestite in modo azionale non possono che provocare disagi e danni agli oltre 800.000 abitanti della Provincia. Da questo punto di vista abbiamo un enorme vantaggio, anche se poco conosciuto ai più: la provincia di Varese vanta un numero di imprese attive nel settore della selvicoltura importante, spesso i nostri imprenditori sono attivi nelle Regioni vicine e quasi sempre i loro prodotti, in particolare quando destinati alla valorizzazione energetica nelle centrale a biomassa, sono trasportati altrove con dispendi di tempo ed energia che gravano sui costi delle imprese e soprattutto sull’ambiente. Per chiudere veramente il cerchio della sostenibilità e per garantire la tutela idrogeologica del territorio quello che oggi veramente serve alle imprese ma soprattutto ai cittadini è un circuito locale di valorizzazione della biomassa forestale a fini energetici che – come proposto nelle competenti sedi da Confagricoltura Varese – bene potrebbe integrarsi con le finalità del a filosofia di fondo del Next Generation EU».   

 

Redazione

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