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Economia | 25 febbraio 2021, 15:53

A Malpensa la protesta dei lavoratori del trasporto aereo: «L'aviazione non è solo Alitalia»

Flash mob questa mattina al Terminal 1 di alcuni dipendenti di Air Italy e di altre aziende del settore in crisi: «Il Coronavirus non è il solo responsabile dello stallo del comparto, la cassa integrazione arriva in ritardo e con il contagocce»

A Malpensa la protesta dei lavoratori del trasporto aereo: «L'aviazione non è solo Alitalia»

Nel giorno della manifestazione nazionale dei lavoratori del settore del trasporto aereo a Roma, anche all'aeroporto di Malpensa si è tenuto un flash mob di protesta di dipendenti di Air Italy e di altre aziende del comparto che sta vivendo una crisi durissima.

«Vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che il trasporto aereo e i suoi problemi non coincidono con Alitalia» spiega Andrea Longhi, pilota di Air Italy, azienda che conta più di 1400 dipendenti basati allo scalo varesino. «Siamo in cassa integrazione che ci è stata pagata peraltro solo fino a dicembre e soltanto circa un quarto della cifra che ci spetta» prosegue Longhi, preoccupato per il futuro di Air Italy. «La soluzione più giusta dovrebbe essere quella di confluire nella nuova Alitalia» spiega, ma si parla anche dell'interessamento di un fondo di Londra ma di fatto italiano. L'incertezza insomma continua a regnare sovrana e quindi non soltanto per l'emergenza sanitaria.

Tra i presenti alla manifestazione di stamane anche anche il segretario nazionale trasporto aereo di Confael Mario Clemente, il quale dichiara che «l'aviazione non è solo Alitalia. Da troppi anni l'attenzione dei media e della politica è unidirezionalmente incentrata su Alitalia. Il Covid-19 non è il solo responsabile dello stallo dell'intero comparto. L'aviazione civile ed i 3 miliardi di euro ad essa destinati sono una ghiotta occasione per cominciare a fare le cose per bene per l'intero comparto aereo». 

Matteo Fontana

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