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Eventi | 02 febbraio 2021, 11:23

Filosofarti, batte forte il cuore della cultura online

Un programma decisamente ricco anche in rete: «Lo dedichiamo al nostro mentore Don Alberto Dell'Orto». Boracchi: «Un'edizione coraggiosa e doverosa, uno strumento di rinascita»

Filosofarti, batte forte il cuore della cultura online

Un programma online dove il cuore della cultura batte più forte che mai. Parte l'edizione 2021 del festival Filosofarti e lo fa - come si è detto alla presentazione - perché sente proprio il dovere di riproporsi «alla luce della vocazione che guida un volontariato culturale proteso verso un umanesimo integrale».

Al che scatta la dedica, d'obbligo: quella al compianto don Alberto Dell’Orto che ne era stato mentore, ha ricordato subito in apertura Cristina Boracchi, anima del festival e preside del liceo classico Crespi di Busto. «È un'edizione coraggiosa, ma anche doverosa - ha precisato - Il primo è che sussiste una continuità con il passato, dall'inizio lui l'ha sostenuta per dare valore culturale all'esperienza del territorio. Il secondo è che la cultura è uno strumento di rinascita, individuale e collettiva, tanto più in un periodo come questo».

Questo grande motore riparte per far viaggiare dentro la cultura il territorio e per far incontrare arte e filosofia nel momento in cui si è limitati negli spostamenti. La tensione verso la bellezza e la verità da sempre sono centrali nel progetto di Filosofarti, giunto alla diciassettesima edizione «nella convinzione che il pensiero filosofico e le esperienze artistiche siano patrimonio comune di civiltà e di ascolto rispettoso anche fra lontani e proposta che ancora una volta si sviluppa in coerenza con l’onorificenza al merito ottenuta dalla Presidenza della Repubblica per l’impegno sociale e culturale».

"Realtà e utopia" è il tema del ricco programma che ha visto negli ultimi anni anche Regione Lombardia e la Fondazione Comunitaria del Varesotto in campo e presentato da Cristina Boracchi durante una conferenza stampa online. Se a Gallarate c'è il nucleo organizzativo dell’Associazione Culturale del Teatro delle Arti, tutto il territorio ha raccolto la sfida: Busto Arsizio, Castellanza e Varese, ora anche nei prossimi mesi Samarate. Illustri i patrocini: oltre ai Comuni aderenti, la Provincia di Varese, la Fondazione Comunitaria del Varesotto, La Fondazione Minoprio,  al Centro di Promozione della Legalità della provincia di Varese e quindi anche il Miur Ufficio regionale Lombardia e Varese, gli enti locali e universitari coinvolti e la Società Filosofica Italiana sezione Varesina.

Una rete potente. E che subito ha riconosciuto l'importanza di ricordare don Alberto «Noi facciamo una partecipazione convinta - spiega Manuela Maffioli, vicesindaco di Busto Arsizio - a questa manifestazione dedicata a una figura illuminata, a cui anche noi guardiamo con rimpianto». Ha aggiunto l'assessore Massimo Palazzi «Il programma è veramente stimolante, come il binomio del titolo di quest'anno»·

Così Carlo Massironi, anche con la Fondazione Minoprio: «È bello vedere che molte manifestazioni hanno un principio importante, la gratuità. Queste sono le occasioni in cui pubblico e privato collaborano intensamente. Un programma veramente notevole». 

Il programma appunto è ricchissimo, come ha ricordato Carlo Monti, e va da Umberto Galimberti (si parte il 20 febbraio) a Massimo Cacciari, da Carlo Sini a figure come Alberto Pellai e Max De Aloe, ma tanti, tanti relatori che vengono definiti testimoni della cultura e della contemporaneità. Sul sito si potranno poi vedere le modalità di partecipazione.

Files:
 ilprogramma (6.0 MB)

Redazione

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