Bar e circoli ricreativi chiusi, scarsa propensione all'utilizzo delle live chat e si fa presto a rimanere prigionieri delle mura domestiche e schiavi della solitudine. Eppure basterebbe poco, soprattutto alle persone più anziane. Fare una chiacchierata ogni tanto con amici, ma anche con chi non si conosce, per confrontarsi, iniziare relazioni di reciproco arricchimento o banalmente farsi compagnia.
Il signor Emilio Masina, scrittore varesino di 85 anni, sa bene cosa vuol dire intrattenere rapporti telefonici con gli amci, ne ha in tutta Italia e con loro ha iniziato un progetto per estendere la loro community ad altre persone, altrettanto bisognose di chiacchierare. «Siamo in sei per ora, da Varese, Milano e Napoli e abbiamo iniziato a diffondere come meglio possiamo il numero di un cellulare su cui le persone che si sentono sole possono contattarci. Il riscontro è buono, nonostante la scarsa pubblicità».
Il club delle chiacchiere funziona così: si chiama il 3355901742, si lascia un messaggio in segreteria con nome, «il cognome non ci interessa» e numero su cui si vuole essere ricontattati. «A turno, in base alla disponibilità, uno di noi richiama la persona che ha voglia di chiacchierare. Non ci sono giorni prestabiliti o orari fissi che dedichiamo a questa iniziativa, è del tutto libera e spontanea».
Ragion per cui il club delle chiacchiere non si appoggia a nessuna associazione e non si avvale della consulenza di esperti. «Siamo solo persone desiderose di mettersi a disposizione di chi ha bisogno, nel modo più semplice per questo particolare momento storico. Un'esigenza diffusa, tanto che in Veneto hanno persino dedicato un assessorato alla solitudine».
Tutti possono entrare a far parte del club delle chiacchiere «la maggior parte sono uomini di una certa età, magari vedovi, che non hanno più occasione di uscire e ritrovarsi nei circoli ricreativi. Le donne sono meno, non hanno problemi a socializzare e anche quando sono in casa da sole trovan sempre qualcosa da fare». Forse sono state proprio loro a inventare la pratica delle chiacchiere al telefono.
Valentina Fumagalli