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Economia | 20 gennaio 2021, 15:02

Coldiretti Varese: «Insediamento Biden, occasione per uno stop ai dazi Usa»

Tra i prodotti colpiti ci sono il Grana Padano e il Gorgonzola prodotti con il latte munto in provincia. Gli Stati Uniti sono il primo mercato extraeuropeo per i prodotti agroalimentari made in Italy

Coldiretti Varese: «Insediamento Biden, occasione per uno stop ai dazi Usa»

«Ci sono le condizioni per superare i dazi aggiuntivi Usa che colpiscono le esportazioni agroalimentari Made in Italy per un valore di circa mezzo miliardo di euro che colpiscono anche prodotti frutto dell’agricoltura made in Varese: due su tutti, il Grana Padano e il Gorgonzola che vengono prodotti anche con il latte munto nelle nostre stalle. Ma si tratta di un lungo elenco dove rientrano, fra le molte referenze, anche salami, mortadelle, succhi e liquori». E’ quanto afferma il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori in riferimento all’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden

L’ elezione del nuovo presidente Usa – sottolinea la Coldiretti – arriva a poco più di un anno dall’entrata in vigore il 18 ottobre 2019 in Usa di una tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’unione Europea, per iniziativa di Donald Trump nell’ambito della disputa nel settore aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus sulla quale è intervenuto anche in Wto autorizzando prima gli Usa e poi l’Ue ad applicare dazi.

Da allora si è verificata una escalation che ha portato  all’entrata in vigore il 10 novembre scorso di tariffe aggiuntive della Ue sui prodotti Usa pari al 15% per gli aerei che salgono al 25% su ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate insieme a trattori, consolle e video giochi alla quale gli Stati Uniti hanno replicato colpendo l’importazione di parti di produzione di aeromobili provenienti da Francia e Germania, i vini, il cognac e brandy francesi e tedeschi, che sono inseriti nell’elenco dei prodotti tassati a partire dal 12 gennaio 2021. 

«Occorre ora avviare un dialogo costruttivo ed evitare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia” conclude Fiori nel sottolineare che “gli Stati Uniti sono il primo mercato extraeuropeo per i prodotti agroalimentari tricolori per un valore che nel 2019 è risultato pari a 4,7 miliardi, con un ulteriore aumento del 5,2% nei primi undici mesi del 2020».

Redazione

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