La prima pennellata, per coprire la sigla Br, l’ha data l’eurodeputata Isabella Tovaglieri. Poi, uno dopo l’altro, esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia hanno coperto con della vernice bianca la scritta contro Giorgia Meloni apparsa nei giorni scorsi sul muro della sede della Lega di Busto Arsizio.
Tanti gli esponenti dei due partiti di centrodestra che questa mattina, domenica 21 dicembre, si sono ritrovati in via Culin per cancellare, con una simbolica staffetta-pennello in mano, le minacce alla presidente del Consiglio: «Spara a Giorgia», con la stella a cinque punte delle Br, le stesse parole con cui, a distanza di qualche giorno, era stato deturpato il muro che separa la sede del Pd di Busto e lo sportello Spi-Cgil.
Presenti anche le forze dell’ordine, per controllare a distanza che l’azione simbolica si svolgesse senza tensioni. La scritta in via Culin adesso non c’è più, ma l’attenzione resta alta. Gli episodi accaduto in città sono stati al centro, venerdì scorso, della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, con prefetto il Salvatore Pasquariello, i vertici delle forze di Polizia e i procuratori di Varese e Busto.
Presenza massiccia
Stamattina per la Lega c’erano il segretario provinciale Andrea Cassani e quello cittadino Alessandro Albani, il consigliere regionale Emanuele Monti, l’assessore Paola Reguzzoni e i consiglieri comunali Simone Orsi e Vincenzo Marra, Alessandro Della Marra (presidente di Agesp Spa).
Con loro gli esponenti del partito di Giorgia Meloni: dal presidente del circolo cittadino Alberto Falciglia al vicesindaco Luca Folegani alla presidente del Consiglio comunale Laura Rogora e poi i consiglieri comunali Paolo Geminiani, Francesco Attolini e Orazio Tallarida e Paolo Montani (presidente di Agesp Energia).
A dare manforte anche diversi militanti e i movimenti giovanili di entrambi i partiti, a cominciare dal presidente provinciale (e cittadino) di Gioventù Nazionale Marco Tomasini e dal segretario della Lega Giovani di Busto Mauro Baldassarre. Presente anche il segretario bustocco di Forza Italia Alberto Riva.

«Scritta infame»
«Un momento in cui tutto il centrodestra si è trovato per coprire una scritta infame fatta da qualche deficiente – osserva Cassani –. Bisogna tenere sotto controllo il clima d’odio nel nostro Paese. A ridosso di Natale, tutti quanti, a partire da me stesso, quindi anche io dovrò farmi un esame di coscienza, dobbiamo tentare di tenere i toni più bassi».
Deciso il commento dell’eurodeputata Tovaglieri: «Oggi simbolicamente abbiamo coperto questa scritta ingiuriosa, segnale che finalmente viene ripristinata la legalità, dopo che ieri è stato sgomberato il centro sociale Askatasuna (a Torino, ndr) e tempo fa il Leoncavallo. La cifra distintiva di questo governo è quella di mettere sicurezza e legalità al primo posto. Quelli che si definiscono democratici a parole, ma poi sono i primi veri fascisti, possono al massimo divertirsi a fare qualche scritta».
«Felice che la maggioranza sia coesa nel rispondere a un evento increscioso e ingiustificabile», aggiunge Albani.
Concorde dal fronte di Fdi Falciglia: «Un atto dovuto. Le due sezioni si sono ritrovate qui, con i nostri giovani, perché non potevamo che dare un messaggio di coesione e di volontà nel combattere azioni che magari vengono derubricate a bravate, ma per noi non lo sono. Sono di una gravità assoluta, non vogliamo tornare a periodi bui che io ho parzialmente vissuto».
«Pochi mesi fa – ricorda il vicesindaco Folegani – abbiamo ricordato con commozione Sergio Ramelli e le conseguenze negative che la violenza politica ha causato. Evidentemente c’è ancora da lavorare, ma la risposta più bella l’hanno data i ragazzi che hanno dedicato la mattinata a pulire questo scempio. Un gesto dal valore simbolico molto importante».






















