Galleria Vittorio Emanuele II. Approvato il progetto per gli interventi di consolidamento e restauro della copertura: anche contro il nemico pioggia

La Giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per gli interventi di consolidamento e restauro della copertura in ferro e vetro della Galleria Vittorio Emanuele II, propedeutico all’affidamento, mediante un appalto integrato, del progetto esecutivo e dei lavori.

Da sempre impegnato nella conservazione, nella tutela e nella salvaguardia del proprio patrimonio monumentale e delle condizioni di sicurezza, il Comune di Milano aveva inserito nel programma triennale delle opere 2025/2027, con un importo di 22.500.000 euro, la redazione di questo progetto che definisce una serie di interventi di consolidamento e restauro della Galleria, che saranno effettuati con l’assenso della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio.

“L'intervento sulla Galleria è molto significativo - dichiarano gli assessori al Bilancio e Demanio, Emmanuel Conte e alle Opere Pubbliche, Marco Granelli -. Un lavoro di restauro e consolidamento mai effettuato dal dopoguerra che presenta l'imperativa necessità di individuare un equilibrio fra l'esigenza di manutenzione e il rispetto architettonico e storico, pur migliorandone la sicurezza e la fruibilità. Vogliamo che il risultato valorizzi ancora di più la Galleria Vittorio Emanuele II, uno dei luoghi più importanti della nostra città, al quale stiamo dedicando attenzioni e risorse significative, certi della sua bellezza e della sua unicità per tutte le persone che ogni giorno lo frequentano, vi lavorano o vengono da altre parti del mondo a visitarlo”.

Sebbene le prove diagnostiche e di carico della struttura in ferro della Galleria non abbiano rilevato problemi di staticità, la relazione del progetto di fattibilità ha evidenziato la necessità di numerosi interventi, in particolare sugli appoggi degli otto arconi della cupola, sottoposti al passaggio delle acque piovane che ne hanno corroso le cerniere.  

Sarà consolidata e restaurata la parte esterna della cupola, degradata soprattutto sul lato verso via Silvio Pellico, e tutte le carpenterie esposte agli agenti atmosferici mediante la rimozione dell’ossido, la sostituzione delle parti ammalorate e la realizzazione di strutture di sostegno, il ripristino o l’integrazione degli elementi mancanti con bulloni in acciaio inossidabile. Anche la tamponatura che si trova dietro i quattro archi di spigolo dell’Ottagono, oggi in lamiera zincata o policarbonato, richiede la sostituzione con pannelli in zinco-titanio.

È previsto il restauro delle scale e delle passerelle di accesso alle varie zone della Galleria situate all’esterno di essa. Saranno rinforzati i nodi dei montanti principali dei parapetti e le strutture integrate con dispositivi anticaduta; sarà ripristinato il sistema delle scale scorrevoli per garantire l’accessibilità e la manutenzione in ogni punto della superficie vetrata e in ferro nei bracci del monumento pur mantenendo una struttura leggera e mimetica.

Infine saranno sostituiti tutti i vetri della cupola, dei quattro bracci e dei lanternini mediante la realizzazione di una copertura temporanea scorrevole su rotaia che coprirà trasversalmente, e per fasi di lavorazione, l’intero sviluppo dell’arco dei bracci di via Foscolo e Pellico (bracci corti) e dei bracci lunghi di Duomo e Scala. Anche la cupola prevederà un analogo sistema di copertura scorrevole, installata su un ponteggio multidirezionale esterno. Le lavorazioni saranno eseguite in cinque fasi, una per ciascuno dei quattro bracci e una per l'Ottagono.

Poiché la relazione ha evidenziato che fra le principali cause del degrado della Galleria vi sono le piogge, il primo degli interventi da effettuare sul monumento storico sarà la realizzazione di un efficiente sistema di raccolta delle acque meteoriche in quota per prevenire future ossidazioni.

Le opere saranno eseguite tenendo conto della necessità di mantenere la fruibilità della Galleria Vittorio Emanuele II, l’accesso ai locali e alle attività commerciali, secondo le modalità che saranno individuate nel progetto esecutivo.