Busto Arsizio | 11 dicembre 2025, 19:36

Associazione Enrico Dell’Acqua, due riconoscimenti e un appello: «Giovani, fatevi avanti»

Nominati i “soci d’onore” Alessandro Munari e Antonio Laurenzano, cerimonia alla secondaria di primo grado “De Amicis”. L’orgoglio per la storia e l’identità di Busto, la necessità che nuove leve subentrino ai veterani dell'impegno

Riconoscimenti straordinari - Associazione Enrico Dell Acqua

Riconoscimenti straordinari - Associazione Enrico Dell Acqua

«L’unico neo è che, voltandosi indietro, non sempre si vedono molte persone pronte a subentrare». Sorriso sulle labbra, l’avvocato Alessandro Munari ha ricevuto il riconoscimento di socio d’onore dell’associazione Enrico Dell’Acqua ricordando la necessità che i giovani prendano coraggio, si facciano avanti, si rendano interpreti dei valori che innervano la storia di Busto. Una sottolineatura non casuale, visto che il riconoscimento è stato consegnato a lui (professore di Diritto commerciale all’Università Cattolica, esperienze che spaziano dal Centro Studi Giuridici Ballarati al BA Film Festival fino all’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni) e ad Antonio Laurenzano (tributarista e revisore legale, studioso di politica internazionale, attivo in ambito giornalistico soprattutto con La Prealpina) nella sede delle secondarie di primo grado De Amicis, alla presenza di professori e studenti.

Onori di casa affidati al dirigente scolastico Leonardo Pirrello, pergamene consegnate dall’assessore alla Cultura, Manuela Maffioli, e, affiancato dal socio Filippo Caimi, dal presidente dell’Associazione, Sergio Colombo. Che ha tenuto a ricordare alcune tappe significative nella storia del sodalizio: «Il restauro del monumento in piazza Volontari della Libertà, un imponente progetto di educazione sanitaria sviluppato nelle scuole del territorio, non solo di Busto,  la creazione del polo didattico, con l’Università La Sapienza di Roma, al Collegio Rotondi, il documento video dedicato a otto delle oltre 20 aziende centenarie di Busto». A sottolineare, a sua volta, la necessità di passare il testimone: «Con questo progetto abbiamo lanciato un segnale. Che anche altri devono raccogliere».

Commosso, così si è definito Laurenzano, «…per essere associato al nome di Enrico Dell’Acqua, simbolo luminoso di capacità imprenditoriale e valori. La sua storia ci ricorda quanto il lavoro animato da passione e competenza possa farsi leva di progresso».

«Fin da ragazzo – la riflessione di Munari – ho amato la mia città in modo viscerale. Pensavo a quante cose belle ci si potessero fare, magari inaspettate o poco conosciute, come il “Telefono amico”, nel quale mi sono impegnato». Rivolto ai giovani: «Avvicinatevi, date una mano. Anche in ambiti semplici, si inizia così».

L’assessore Maffioli ha sollecitato la platea, ragazzi in primis, a scoprire e riscoprire Enrico Dell’Acqua: «Uomo d’intuizione e di visione, pioniere dell’export, è parte del nostro patrimonio immateriale, dell’identità economica e tessile della città». Legando la sua figura all’associazione, al presente e agli stessi riconoscimenti: «La comunità riceve e cresce grazie a chi si mette, magari silenziosamente, al suo servizio».

S.T.

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