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Politica | 10 dicembre 2025, 21:15

Busto, Rogora porta in Consiglio il presepe: «Non dobbiamo vergognarci delle nostre radici»

L’esponente di Fratelli d’Italia ha posizionato sul proprio banco una piccola rappresentazione della Natività: «Sentire che tanti vogliono togliere il presepe o il nome di Gesù mi tocca nel cuore». Dalla collega di partito Cozzi l’invito ai propri concittadini: «Basta con botti e petardi. Indecorosi gli ultimi episodi dopo la messa di Natale»

Busto, Rogora porta in Consiglio il presepe: «Non dobbiamo vergognarci delle nostre radici»

In Consiglio comunale con il presepe. A portare questa sera una piccola rappresentazione della Natività nella sala esagonale di Busto Arsizio è stato Massimo Rogora.
«Non dobbiamo avere vergogna delle nostre origini», ha affermato il consigliere di Fratelli d’Italia.
Così, per rivendicare la tradizione cristiana a due settimana dal Natale, durante lo spazio riservato agli interventi liberi in apertura di seduta, Rogora ha estratto dalla borsa un piccolo presepio e lo ha posizionato sul proprio banco.

«Sentire che tanti vogliono togliere il presepe o il nome di Gesù mi tocca nel cuore», ha esordito, riferendosi probabilmente alle polemiche per l’eliminazione di ogni richiamo a Gesù dalle canzoni natalizie in alcune scuole e per il presepe senza volti allestito a Bruxelles, cuore dell’Unione Europea.
Rogora ha elogiato il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, che nel suo intervento alla cena provinciale di Fratelli d’Italia tenutasi a Busto la scorsa settimana aveva ribadito l’impegno nella difesa «del presepe nelle scuole e delle nostre tradizioni» (leggi qui).

Rogora aveva con sé anche il crocifisso da lui realizzato 45 anni fa con dei fiammiferi: «È un lavoretto scolastico. Una volta si faceva. Adesso vogliono ucciderlo in croce, toglierlo da tutti i posti pubblici per l'inclusione. Inclusione per altri, ma per altri per noi è una in… Basta, non dobbiamo aver vergogna nel mostrare le nostre origini. Anche il nostro calendario parte dalla nascita di Gesù. Sentire che l’Unione europea vuole togliere l’immagine di Gesù, Giuseppe e Maria è brutto. Non capisco come mai gli italiani non ci badino. È grave».

Nel proprio intervento, Paolo Pedotti (Partito Democratico) ha invece ricordato Angioletto Castiglioni, sopravvissuto alla deportazione nel Lager di Flossenburg a cui è intitolata la sala consiliare (arrestato l’11 dicembre 1944) e Antonio Megalizzi, giornalista italiano morto a causa dell’attentato di Strasburgo dell’11 dicembre 2018.
«Lo spirito di solidarietà, inclusione, generosità e bontà è un valore anche di chi non crede», ha aggiunto, “rassicurando” comunque Rogora del fatto che nessuno nega «l’importanza della fede cristiana».

Cinzia Berutti ha poi citato un testo del cardinal Carlo Maria Martini, “Il Natale di un tempo oscuro”. Un articolo attuale, visti «i conflitti di oggi in tutto il mondo, le condizioni precarie in cui vivono migliaia famiglie bombardate e quelle impoverite del nostro paese, la crescente intolleranza verso stranieri e poveri». Berutti ha anche letto le parole di un gruppo di donne migranti che frequentano una scuola di italiano a Busto, che ha rivolto «un messaggio di pace e speranza alla comunità che ci ha accolto. Alimentiamo la curiosità invece della paura, l’ascolto invece della diffidenza».

Claudia Cozzi (Fratelli d’Italia) ha invece rivolto un appello ai propri concittadini: «Basta con botti e petardi, pericolosi per gli animali. E la vigilia di Natale non è capodanno. Gli ultimi episodi dopo la messa di mezzanotte in via Milano e piazza San Giovanni, con spettacoli pirotecnici che hanno trasformato il centro in un girone dantesco, sono manifestazioni indecorose. Va bene festeggiare, ma ci vuole buonsenso».

Riccardo Canetta

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