Una mattinata di sorrisi, emozioni e solidarietà. Oggi, 4 dicembre, la tradizione biancoblù si è rinnovata ancora una volta con la consueta visita natalizia alla Pediatria dell’ospedale di Busto Arsizio. Un’iniziativa attesa e sempre ricca di calore, capace di portare un raggio di serenità ai sedici bambini attualmente ricoverati e alle loro famiglie.
Con grande soddisfazione è stato annunciato che anche per il 2026 verrà riproposta la donazione degli ormai celebri bavaglini “Tigrotti si nasce”, ben 800 pezzi destinati a ogni nuovo nato residente a Busto Arsizio o nella Valle Olona. Un gesto semplice ma colmo di significato, che negli anni è diventato un simbolo di vicinanza e accoglienza verso i più piccoli.
Durante la visita è stato consegnato anche l’ottavo numero del fumetto dedicato ai tigrotti, insieme a box di pastelli colorati destinati alla sala ricreazione del reparto. Piccoli doni che profumano di leggerezza, fantasia e “normalità”, ingredienti preziosi per i bambini che affrontano un periodo delicato della loro vita.
A portare personalmente l’affetto della squadra sono stati il preparatore dei portieri Renato Redaelli, il mister della Primavera Francesco Bolzoni, i portieri della prima squadra Ryan Gnonto e Matteo Zamarian, insieme al difensore della Primavera Manuel Verre. Con loro, l’addetta stampa e comunicazione Martina Crosta e i promotori dell’iniziativa: Emanuele Gambertoglio de Il Tigrotto 1919 e Alessio Menegatto di Amedea, grazie al quale è possibile, anche quest’anno, la donazione dei bavaglini.
Non sono mancati, poi, momenti particolarmente emozionanti, come la presenza tra i piccoli ricoverati della pronipote del commendatore Giovanni Toia, bustocco doc e storico vicepresidente della Pro Patria ai tempi gloriosi della Serie A. Alla bambina è stata donata la mitica maglia biancoblù a strisce orizzontali. Un aneddoto tenero e divertente, arricchito dalla telefonata fatta subito dalla mamma al papà per farsi dire che ruolo avesse il bisnonno della bambina in Pro Patria, oltre che per condividere l’emozione del momento. Un frammento di storia che ha saputo rendere la mattinata ancora più speciale.
Poi i giocatori Gnonto, Verre e Zamarian si sono piacevolmente prestati ad aprire lo “scrigno magico delle parole che curano”, una raccolta di bigliettini scritti dai piccoli con parole e frasi capaci di far stare meglio i piccoli ricoverati e di strappare un sorriso dolce a chi li leggerà, com’è davvero stato. Uno scrigno preparato, insieme ai bambini, dalla maestra volontaria della scuola Crespi, Antonella. Insieme allo scrigno, un messaggio forte e sentito: «Un ruggito di energia biancoblù per tutti i bambini. Grazie di cuore alla Pro Patria».
Profonda la gratitudine espressa da Simonetta Cherubini, Direttore della Struttura Complessa di Pediatria di Busto Arsizio, assieme al rappresentante del personale infermieristico Domizio Ricco.
«Grazie Pro Patria, sempre con noi nei momenti importanti dell'anno - ha detto la dottoressa Simonetta Cherubini - sono ancora più emozionata del solito perché oggi ci sono ancora più calciatori. Grazie a tutti: siete meravigliosi, generosissimi, sempre attenti al nostro reparto e ai nostri bambini. State sempre vicino a noi».
Emanuele Gambertoglio ha poi sottolineato il ruolo fondamentale dei partner: «Alessio è il nostro Babbo Natale che ci sostiene in questa iniziativa: è grazie a lui e alla sua azienda Amedea che possiamo, per la quarta volta, donare questi bavaglini ai nuovi nati del 2026».
Infine, il ringraziamento di Alessio Menegatto: «Sono io che ringrazio Emanuele, perché è grazie a lui e al Tigrotto che possiamo portare avanti queste iniziative. Dietro c’è tanto lavoro e tanta passione».
Una mattinata speciale, insomma, fatta di sorrisi, piccoli doni, ricordi e gesti che hanno scaldato il cuore. Un appuntamento che, anno dopo anno, cresce e conferma la sua forza. Un ruggito biancoblù capace di mostrare vicinanza e di regalare un piacevole dono ai piccoli e, magari, un domani, futuri grandi tifosi della Pro Patria.



















