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Busto Arsizio | 14 novembre 2025, 08:02

FOTO. Degrado sui cavalcavia dei 5 Ponti: tra rifiuti, topi e abbandono

Le passerelle pedonali di Busto trasformate in discariche a cielo aperto. La denuncia di chi deve attraversare il Sempione: «Situazione insostenibile». I cavalcavia, nati per la sicurezza, oggi sono simbolo di inciviltà

Nati per garantire un attraversamento sicuro a pedoni e ciclisti su una delle arterie più trafficate di Busto, i cavalcavia pedonali dei 5 ponti versano oggi in uno stato di degrado. Quelli che dovrebbero essere semplici ponti di collegamento sono diventati, secondo numerose segnalazioni giunte in redazione, vere e proprie discariche a cielo aperto, ricettacoli di inciviltà e abbandono.

La situazione, documentata da un nostro sopralluogo, appare critica lungo diversi tratti. Sacchi di spazzatura, spesso identici e abbandonati in serie, suggeriscono un’azione deliberata e ripetuta nel tempo. La loro presenza è particolarmente massiccia nelle aree più nascoste e nelle aiuole adiacenti alle rampe, trasformando la vegetazione spontanea in un tappeto di plastica e rifiuti indifferenziati.

Un cittadino, esasperato, descrive la situazione come insostenibile: «Camminare è uno slalom tra rifiuti ed escrementi vari». La percezione è che il problema si sia acuito negli ultimi tempi, forse anche in concomitanza con la rimozione di alcuni cestini pubblici e con i cambiamenti nel sistema di raccolta dei rifiuti, che potrebbero aver spinto alcuni a scegliere la via dell'abbandono illegale.

Il nostro sopralluogo ha confermato un quadro desolante. Lungo la passerella che costeggia il Sempione, collegando il sovrappasso in fondo al viale della Gloria al primo che attraversa il Sempione, i rovi crescono senza controllo, invadendo parzialmente il percorso. Accanto a una strada ad alto scorrimento, si accumulano bottiglie di birra, lattine, sacchetti di patatine e resti di bivacchi notturni. Le rampe a spirale, in particolare quella che sorge in direzione di Olgiate Olona, sono tappezzate di sporcizia e graffiti, alcuni dei quali oltraggiosi, che testimoniano un senso di generale incuria.

Anche la presenza di animali infestanti è un problema concreto. «Per non parlare dei topi» è una delle lamentele più frequenti, confermata dalla presenza di deiezioni e da un ambiente che favorisce la loro proliferazione.

La situazione peggiora ulteriormente nei pressi di un’abitazione abbandonata, ai piedi di uno dei ponti, il cui giardino è ormai una discarica di sacchi neri e gialli. L’impressione è che queste strutture, poco frequentate dalla popolazione, siano diventate terra di nessuno, un luogo dove l'inciviltà può agire indisturbata, al riparo da sguardi e controlli.

Queste passerelle, anziché rappresentare un servizio per la comunità, si sono trasformate in un simbolo di degrado urbano. Un problema che non riguarda solo il decoro, ma anche la sicurezza e la salute pubblica, e che attende un intervento deciso di pulizia e, soprattutto, di prevenzione per porre fine a questo scempio quotidiano.

Giovanni Ferrario

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