Dopo il presidio dei residenti in municipio (leggi qui), prosegue la raccolta di firme contro la chiusura dei varchi in viale Boccaccio. O meglio, di quello all’incrocio con via Cardinal Ferrari.
E nelle scorse ore, a sottoscrivere la petizione è stato anche un esponente della maggioranza. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Orazio Tallarida, infatti, si è “schierato” con chi vive nella zona.
Da borsanese, Tallarida negli ultimi giorni si è confrontato con i residenti, anticipando loro l’intenzione di firmare la petizione.
E così è stato. Ce lo conferma il diretto interessato: «Sì, è vero, ho firmato anche io». E subito precisa: «Non sono contrario alla chiusura di tutti i varchi, che in alcuni casi possono essere pericolosi. Ma quello di via Cardinal Ferrari, a differenza di altri, è regolato dal semaforo. E chi abita lì non ha altri sbocchi per girare a sinistra e sarebbe quindi costretto a fare chilometri in più ogni giorno per arrivare alla rotonda. Ho votato la variazione di bilancio che prevedeva la chiusura dei varchi, ma non pensavo che questo fosse compreso. Per un intervento così impattante, forse sarebbe stato meglio un maggiore approfondimento con tutta la maggioranza, in particolare con chi vive qui e conosce questo quartiere».
Una critica al capogruppo della Lista Antonelli Alex Gorletta, delegato alla Viabilità? «Non voglio criticare nessuno – dice Tallarida –. Si possono fare delle valutazioni errate e c’è sempre la possibilità di tornare indietro. A maggior ragione in questo caso, visto che la sperimentazione non è ancora partita».
Di certo, Fratelli d’Italia non ha ben accolto la novità viabilistica. Martedì scorso, durante il sit-in dei borsanesi prima del Consiglio comunale, il primo a contestare questo intervento direttamente con Gorletta era stato Flavio Berra, membro del direttivo cittadino.
E anche il consigliere comunale Massimo Rogora lo aveva criticato aspramente a mezzo stampa.
Tallarida opta per toni più concilianti rispetto al collega che siede con lui in assise, ma è chiaro che la firma apposta in calce alla petizione da parte di un esponente della maggioranza di centrodestra ha un peso.
«Da residente di Borsano, condivido semplicemente le ragioni di chi vive nella zona – precisa Tallarida –. Anch’io penso che il traffico non trarrà benefico da questa soluzione. Se si potrà intervenire sui tempi del semaforo per cercare di ridurre le code, bene, ma chiudere il varco di via Cardinal Ferrari non è la soluzione».










