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Sport | 30 settembre 2025, 00:49

Greco dopo Cittadella-Pro Patria: «È un punto importante perché dà morale e un po' di sostanza a quello che stanno facendo i ragazzi»

Il tecnico biancoblù sottolinea il valore del pareggio per morale e crescita del gruppo: «Siamo una squadra che sa soffrire». Citterio: «In momenti difficili siamo uniti, questo punto ci dà fiducia»

Leandro Greco e Giorgio Citterio in conferenza stampa dopo Cittadella-Pro Patria 0-0

Leandro Greco e Giorgio Citterio in conferenza stampa dopo Cittadella-Pro Patria 0-0

Lo 0-0 contro il Cittadella, per la Pro Patria, rappresenta poco più di un brodino tiepido. Un punto che smuove appena la classifica e non risolve le incertezze mostrate, fin qui, nel campionato dalla truppa biancoblù. Tuttavia, nel post-partita, nella “pancia” del Tombolato, Leandro Greco sceglie di vedere il bicchiere mezzo pieno. Il tecnico dei bustocchi, infatti, sottolinea il valore del pareggio in un contesto complicato.

«È un punto importante perché dà morale e un po' di sostanza a quello che stanno facendo i ragazzi, non da oggi ma da quando lavoriamo insieme. In classifica abbiamo anche qualcosa in meno rispetto a quello che avremmo meritato in questo inizio di campionato, tenendo presente da dove veniamo, dal percorso che stiamo facendo noi, con tantissimi giocatori nuovi. Forse, alcuni ragazzi tra di loro, non hanno nemmeno fatto due allenamenti insieme, quindi nel complesso sono soddisfatto. È chiaro che dobbiamo migliorare tanto, ma siamo nel nostro percorso».

Sulla sofferenza del secondo tempo e sull’atteggiamento decisamente difensivo della squadra, Greco chiarisce: «Se vieni a Cittadella e pensi di non soffrire nulla sei fuori strada... la squadra mi è piaciuta, è stata umile, è stata giusta per quello che dobbiamo fare in questo campionato. Abbiamo delle potenzialità, siamo una squadra che fino ad ora se l'è giocata con tutte, tranne la giornata scorsa (con l'AlbinoLeffe, nda), che però non è stata sbagliata da un punto di vista tecnico, ma caratteriale, dove eravamo più “scarichi” rispetto a questa sera. Però, in generale, sono fiducioso per il futuro».

Il mister approfondisce anche l’aspetto tecnico: «Da un punto di vista tecnico, il primo tempo mi è piaciuto di più rispetto al secondo. Siamo stati anche abbastanza qualitativi, ci è mancata la scelta decisiva negli ultimi metri, sia quando abbiamo costruito sia quando siamo ripartiti. Poi mi soddisfa tanto il fatto che siamo una squadra che sa soffrire, anche se è stata poco tempo insieme, che sa lavorare per il compagno, è generosa e ha uno stato d'animo “giusto”; sono ragazzi “giusti” e questo per me è una base molto importante. Se manteniamo questo atteggiamento siamo destinati a essere competitivi».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giorgio Citterio, schierato a sorpresa dal primo minuto nel ruolo ormai abituale di mezzala sinistra. Il centrocampista, autore di una prova generosa, ha commentato così: «Un buon punto che arriva dopo una settimana difficile. Non siamo riusciti a fare gol ma il pareggio ci dà fiducia perché il Cittadella è comunque una squadra di vertice, anche se adesso sta passando un momento di difficoltà. Ma rimane una squadra forte».

Citterio si sofferma poi sulla prestazione “diversa” della squadra tra primo e secondo tempo: «Credo che il nostro secondo tempo sia una somma di cose: è subentrata la stanchezza, anche la “paura” dopo una settimana dove abbiamo passato momenti difficili. Però penso che quest'anno si veda davvero che siamo una squadra e che in questi momenti di difficoltà siamo molto uniti. Poi invece credo che nel primo tempo di oggi ci siamo comportati meglio perché eravamo più lucidi, anche se potevamo e dovevamo sfruttare meglio le ripartenze. Avevamo impostato la partita così e avere più lucidità in quel momento decisivo avrebbe fatto la differenza».

Infine, un pensiero sul percorso personale: «Mi sento maturato, sto iniziando a trovare la mia dimensione all'interno della squadra. Faccio molti ruoli, e se gli altri anni vedevo questa cosa come una debolezza, adesso la vedo come un pregio, un punto di forza, nel senso che ovunque vado all'interno del campo mi trovo sempre bene e so cosa fare. E questo è anche merito del mister».

Alessio Murace


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