Mercoledì 24 settembre alle 15.30, Sala Museo del Tessile di Busto Arsizio: l’Università Cittadina per la Cultura Popolare ospita una conferenza che promette di scuotere certezze e aprire nuove prospettive. A guidare il pubblico sarà Enrico Maria Tacchi, sociologo e docente di lungo corso, con un tema tanto attuale quanto controverso: “I sondaggi nelle scienze sociali. Possiamo fidarci?”
Tra numeri e opinioni: il cuore del dibattito
Il termine “sondaggio” nasce nelle scienze biofisiche, ma è nelle scienze sociali che ha trovato terreno fertile, diventando uno strumento di conoscenza, interpretazione e previsione. Non si tratta solo di numeri, ma di processi complessi che intrecciano campioni, metodologie e interpretazioni. Tacchi accompagnerà i presenti a comprendere quali siano i veri fondamenti dell’affidabilità di un sondaggio: l’accuratezza della rilevazione e il rigore nell’elaborazione dei dati.
Dall’urna al telecomando
Nell’incontro non mancheranno riferimenti ai sondaggi elettorali, spesso al centro di dibattiti accesi e a quelli legati all’ascolto dei programmi televisivi, che influenzano strategie politiche, comunicative e persino economiche. Sarà l’occasione per interrogarsi su come questi strumenti, spesso percepiti come verità assolute, siano in realtà il frutto di equilibri delicati tra metodologia, campione e interpretazione.
Il profilo del relatore
Enrico Maria Tacchi non è solo un accademico di prestigio, ma una figura che unisce esperienza universitaria e ricerca applicata. Laureato in Scienze Politiche e Architettura, ha fatto parte per oltre trent’anni del Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove oggi coordina il gruppo di ricerca Ultra (Urban Life & Territorial Research Agency). Ha insegnato anche all’Università degli Studi di Milano e al Politecnico di Milano, ed è stato visiting professor in Europa, America e Asia.
Una carriera tra città e ambiente
Con più di 160 pubblicazioni all’attivo, Tacchi ha approfondito temi cruciali come sostenibilità, qualità della vita urbana, progettazione partecipata, politiche abitative e dinamiche delle periferie. La sua attività non si è limitata all’accademia: ha collaborato con enti pubblici e privati in progetti di sviluppo locale sostenibile, contribuendo con competenze concrete e soluzioni innovative.