Non era un soprannome qualunque, ma una vera e propria identità incisa nel cuore della sua comunità. Anna Colombo, scomparsa a 90 anni, per tutti a Bergoro era semplicemente «la juventina». Un titolo guadagnato sul campo, con una passione così profonda e viscerale da essere celebrata persino sul suo necrologio, una nota di colore, rigorosamente a tinte bianconere, in un momento di dolore.
«La mia mamma è un pezzetto di storia di Bergoro che se ne va» racconta commossa la figlia Antonella Gualtieri. Una storia iniziata e vissuta sempre lì, in quella frazione di cui si sentiva orgogliosamente cittadina. «Bergorese doc», come amava precisare. Fino ai 40 anni aveva lavorato come incorsatrice alla Tessitura Taglioretti, poi, rimasta vedova, si era dedicata anima e corpo alla famiglia, diventando mamma a tempo pieno, di Rosella, Antonella e Gianni, e poi una fierissima nonna e bisnonna di ben dieci pronipoti.
A identificarla più di tutto c'era la sua grande, totalizzante fede per la Juventus. «Era più che sfegatata – sorride, nella commozione, la figlia - Se avesse potuto, sarebbe scesa in campo con i giocatori». La sua casa era un piccolo tempio bianconero, pieno di maglie e cimeli. Aveva persino la sua stella personale allo Juventus Stadium, un regalo della famiglia che conosceva bene il suo cuore. E poi gli autografi, quelli originali di Del Piero e Buffon, ottenuti grazie alla complicità dei familiari. «Io sono interista, unica della famiglia di un'altra fede calcistica – confessa Antonella -, e mi toccava trovarle le tazzine della Juve per il caffè o chiederle l'autografo di Buffon quando l'ho incontrato. Ma per lei questo e altro».
La sua passione era leggendaria in paese. I simpatici battibecchi con gli amici interisti e milanisti erano la normalità, e persino il parroco, durante la messa, non perdeva occasione per fare qualche battuta sulla «juventina». Era una rivalità scherzosa e genuina, la stessa che l'ha resa un personaggio amato da tutti. «Ieri un amico milanista è venuto a trovarla e ha detto: “quasi quasi le metto sulla bara la bandiera del Milan”. Gli ho risposto: ‘stai attento che rischi di svegliarla solo per fartela buttare via”».
Questo era lo spirito di Anna. Una donna forte, che in mezzo a una folto gruppo di interisti, alla domenica mattina, teneva testa a tutti e alla fine, in un modo o nell'altro, «doveva vincere lei».
Un amore che l'ha accompagnata fino all'ultimo. Le sue esequie si celebreranno domattina, venerdì 19 settembre alle 10, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, nella frazione di Fagnano Olona. Per suo espresso desiderio, sulla bara ci sarà un cuore di fiori bianchi e neri. L'ultimo, commovente tributo alla sua intramontabile passione. Un ultimo cuore bianconero per salutare la «juventina» di Bergoro.