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Cronaca | 16 settembre 2025, 19:13

Spiaggia privata abusiva sul lago di Comabbio, denunciato e multato di 17mila euro un cittadino di Vergiate

Indagine dei Carabinieri Forestali in collaborazione con la polizia locale: secondo l'accusa, l'uomo avrebbe ampliato il giardino della sua villa aprendosi, senza alcuna autorizzazione, un accesso diretto al lago, sradicando il bosco, realizzando due cancelli carrai e steso dei ciottoli. Un totale di circa 1.200 mq all'interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino

La spiaggia abusiva sul lago di Comabbio

La spiaggia abusiva sul lago di Comabbio

Nell'ambito delle attività svolte quotidianamente dai Carabinieri Forestali, finalizzate al controllo e la salvaguardia del territorio, personale militare del Nucleo Carabinieri Forestale di Vergiate, in collaborazione con la Polizia Locale, ha denunciato all'Autorità Giudiziaria un privato cittadino per aver creato una spiaggia privata in prossimità della villa di sua proprietà ubicata sulle sponde del lago di Comabbio.

Secondo l'ipotesi accusatoria, senza alcun titolo autorizzativo, il proprietario della villa, per ampliare il proprio giardino e aprirsi un percorso d'accesso diretto alla sponda del lago, ha realizzato due cancelli carrai, rimosso la vegetazione erbacea ed arbustiva sradicando il bosco, steso uno strato di ciottoli stabilizzanti sul suolo ed occupato e trasformato il suolo di proprietà comunale e demaniale. 

Rispetto alla vegetazione preesistente di alneto di Ontano nero nelle zone più vicine all'acqua e acero frassineto nelle zone più asciutte, sono rimasti solo alcuni esemplari danneggiati da una maldestra capitozzatura. Il tutto è avvenuto in un'area di circa 1200 mq, interna al Parco Lombardo della Valle del Ticino, che ai sensi della normativa comunitaria viene riconosciuta Zona Speciale Conservazione, ricompresa in Rete Natura 2000.

Il presunto responsabile dovrà rispondere dei reati di deturpazione di bellezze naturali, danneggiamento invasione di terreni pubblici, nonché di violazioni al testo unico dell'edilizia e al codice dei beni culturali. I Carabinieri Forestali in collaborazione con gli Enti competenti hanno avviato le procedure di ripristino dello stato dei luoghi ed elevato una sanzione amministrativa di circa 17.000 euro, essendo la trasformazione avvenuta in violazione della normativa forestale di Regione Lombardia. 

Le forze dell'ordine rammentano, che secondo il codice dei beni culturali, i terreni coperti da boschi e quelli contermini ai laghi, nonché i parchi regionali, rientrano fra i beni di interesse paesaggistico e che su questi, alcuna trasformazione/modificazione può essere effettuata, se non con le prescritte autorizzazioni.

Redazione

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