Alle 15.45 la coda è ancora lunga anche se ha preso forma fin dalle prime ore del mattino in via Damiano Chiesa. Gallarate risponde così alla chiusura definitiva dello storico negozio “Marco Moreo”, che liquida tutto in tre giornate – da martedì 5 a giovedì 7 agosto – con orario continuato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Un addio che si consuma lentamente tra scaffali da svuotare e clienti in cerca dell’ultima occasione, ma anche di un saluto a un luogo che ha segnato lo stile e la personalità del centro cittadino (LEGGI QUI).
La chiusura, imposta da un provvedimento del tribunale di Macerata nell’ambito di una procedura giudiziaria già avviata, era stata annunciata a inizio luglio, suscitando sorpresa e dispiacere tra clienti e commercianti della zona. Il negozio, situato tra via Chiesa e via Cavour, era noto per il suo assortimento originale e fuori dagli schemi, capace di attirare non solo gli amanti della moda ma anche chi cercava oggetti curiosi, libri, borse e accessori introvabili altrove.
Durante questi tre giorni di liquidazione, le vetrine parlano chiaro: sconti significativi su tutta la merce, con abbigliamento ribassato fino al 60%, costumi, borse e scarpe a metà prezzo, occhiali e oggettistica al 40%, e tagli ancora più forti nella zona outlet, dove si arriva fino al 70%. Un’ultima opportunità per portarsi a casa un frammento di uno stile che ha fatto scuola a Gallarate.
A colpire i passanti, più dei cartelli rossi, è però la lettera affissa in vetrina: il titolare ha voluto lasciare un messaggio di congedo personale, rivolto alla città e ai suoi clienti. Un testo semplice, commosso, che racconta più di mille parole il significato che questo negozio ha avuto per tanti.
Così, nel cuore dell’estate, Gallarate si ferma davanti a un addio che è anche una dimostrazione di affetto collettivo. Perché “Marco Moreo” non era solo un negozio, ma un tassello dell’identità cittadina, che ora si spegne lasciando dietro di sé una lunga fila e una memoria condivisa.