Il Caffè Scorretto dell’8 dicembre si è trasformato in una vera e propria risposta politica del sindaco Andrea Cassani alle tensioni esplose negli ultimi giorni all’interno della stessa maggioranza. La diretta social, nata per dialogare con i cittadini, è stata l’occasione per ricostruire l’intera vicenda dello spostamento della Polizia Locale e, al tempo stesso, per ribadire la linea della Lega: difendere Alfa, garantirne l’espansione e preservarne l’indotto in centro città è una priorità strategica, anche a costo di spostare i vigili in un’altra sede.
Cassani parte da un punto che per lui è dirimente: l’afflusso dei cittadini al comando dei vigili è ridotto, dunque l’impatto dello spostamento sulla sicurezza urbana sarebbe minimo. «E diciamo anche: l’afflusso di cittadini presso la Polizia Locale è decisamente basso, dunque quale sia la sede fisica del comando dei vigili ha poca rilevanza legata alla sicurezza in città» afferma il sindaco, sottolineando come gli agenti, una volta in servizio, «si possano muovere tutti quanti sui loro mezzi, sia per andare in centro che per andare nelle periferie». Insomma: la distanza dal cuore cittadino non influisce sull’operatività.
Il punto centrale della decisione riguarda invece Alfa, il gestore provinciale del servizio idrico, e la sua permanenza a Gallarate. Cassani rivendica un ruolo diretto nel mantenimento - e oggi nell’espansione - della sede. «Qualche tempo fa Alfa voleva dismettere la sede di Gallarate e trasferirsi altrove» ricorda il sindaco. «Ma si è lavorato affinché potesse rimanere qui».
Ora Alfa si espande e ha bisogno di nuovi spazi. La sede di via Bottini «non bastava più», spiega Cassani, e la richiesta dell’azienda ha portato a individuare negli uffici recentemente liberati - compresa l’attuale sede della Polizia Locale - l’opportunità di garantire l’ulteriore ampliamento. «Preferiamo preservare la presenza di Alfa sul territorio. Spostiamo i vigili in un’altra sede».
Cassani racconta poi nel dettaglio la lunga valutazione degli immobili comunali disponibili. Le alternative iniziali erano due: l’ex sede della GAM, sotto il commissariato di Polizia, e Villa Marelli, in via Dante. Quest’ultima, però, poneva problemi evidenti: vincoli paesaggistici, tempi lunghi per le autorizzazioni, spazi insufficienti che avrebbero persino comportato la divisione degli uffici tra più palazzi. Una soluzione poco funzionale.
La svolta arriva quando l’immobile di via Aleardi, inizialmente occupato da un affittuario, si libera. «Contrariamente a quanto dicono Minzoni del Pd e altri, non è vero che la Polizia non ha mai voluto quella sede» sottolinea Cassani. «La Polizia è venuta più volte con me a visionarla. Avrebbero voluto trasferirsi lì, ma non hanno potuto». L’inghippo, spiega, è legato alle certificazioni antisismiche obbligatorie per i trasferimenti degli enti di Polizia a livello nazionale: «Solo gli edifici di nuova costruzione ce l’hanno». L’immobile di via Aleardi, pur in ottime condizioni, non può ottenere quel requisito perché al momento della sua costruzione non era previsto dalla normativa.
Vincolo che non riguarda invece la Polizia Locale, per la quale la certificazione non è richiesta. Da qui la scelta definitiva: spostare il comando dei vigili in via Aleardi, liberando gli spazi per Alfa.
Il sindaco conclude con un accenno ai vantaggi operativi della nuova sede: «La Polizia Locale avrà tanti parcheggi per agenti e mezzi di servizio, oltre agli spazi per gli utenti. E c’è anche la fermata dei pullman: sarà possibile raggiungere la sede facilmente».
La frattura con Fratelli d’Italia: un chiarimento ancora rinviato
Sul piano politico, però, il Caffè Scorretto non ha chiuso la partita. Anzi, la diretta ha certificato una tensione crescente tra Lega e Fratelli d’Italia, dopo il comunicato firmato dal capogruppo Luca Sorrentino e dall’assessore alla Sicurezza Germano Dall’Igna, a cui era seguita una nota particolarmente severa di Palazzo Borghi (LEGGI QUI). Sorrentino, nella sua replica dei giorni scorsi, ha parlato di «malinteso» e di «cortocircuito comunicativo», ribadendo la piena lealtà di FdI alla maggioranza e il sostegno al proprio assessore.
Tuttavia, nonostante gli appelli al dialogo e la volontà - dichiarata - di ricomporre la situazione, un confronto vero e diretto tra Cassani, Sorrentino e Dall’Igna non è ancora avvenuto. FdI insiste sulla necessità di mantenere un presidio della Polizia Locale in centro città, richiesto «fin dall’inizio del confronto» e considerato «essenziale per la percezione di sicurezza dei cittadini». La Lega, dal canto suo, appare determinata a difendere la scelta su Alfa come atto di responsabilità amministrativa.














