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Economia | 31 luglio 2025, 17:52

Cassa Integrazione: in Lombardia aumentano ore e lavoratori coinvolti. Varese in controtendenza

Il 2° Rapporto UIL Lombardia 2025 sulla Cassa Integrazione fotografa un sistema produttivo sotto pressione. La nostra provincia, quella di Milano e di Mantova sono le uniche in calo, ma con livelli ancora alti

Cassa Integrazione: in Lombardia aumentano ore e lavoratori coinvolti. Varese in controtendenza

Sempre più crisi e sempre più ricorso alla CIG. Nel primo semestre del 2025, le ore di cassa integrazione autorizzate in Lombardia sono cresciute del +17,9%, superando i 56 milioni di ore. A livello nazionale, l’aumento è stato del +21,8%

Il 2° Rapporto UIL Lombardia 2025 sulla Cassa Integrazione, fotografa un sistema produttivo sotto pressione, prima ancora che si manifestino pienamente gli effetti dei dazi internazionali e delle tensioni geopolitiche.

«La nostra è una preoccupazione fondata – dichiara il Segretario Confederale Uil Lombardia Salvatore Monteduro – perché già oggi, con una congiuntura in peggioramento ma non ancora colpita dagli effetti della guerra commerciale globale, vediamo aumentare sia le ore di cassa integrazione straordinaria, sia il numero dei lavoratori coinvolti. La situazione rischia di precipitare se non si interviene ora».

Milano è in controtendenza con una riduzione delle ore autorizzate pari al -17,5%, ma rappresenta un’eccezione. Nelle altre province lombarde, la cassa cresce ovunque, con dati che segnalano una crisi di ampia portata.

  • Lodi: +156,5% – è la provincia con l’incremento più alto.
  • Cremona: +80,5% – raddoppia la CIG in sei mesi.
  • Brescia: +45,8% – torna ai livelli critici del post-Covid.
  • Sondrio (+39,0%), Lecco (+27,8%) e Monza Brianza (+29,7%) mostrano tensioni crescenti.
  • Mantova (-2,1%) e Varese (-5,0%) sono le uniche province in calo, ma con livelli ancora alti.

«Non si tratta di un disagio congiunturale isolato – aggiunge Monteduro – ma di una crisi diffusa, che coinvolge le filiere produttive del manifatturiero e della meccanica, le microimprese, l’artigianato e sempre più spesso anche il commercio».

Uno dei segnali più preoccupanti del rapporto riguarda l’aumento delle ore di cassa integrazione nel settore commercio, che in Lombardia segna un +41,2% rispetto al 2024. Parallelamente, crescono anche le ore autorizzate dai fondi di solidarietà, utilizzati soprattutto nel terziario e nei servizi.

«Se il commercio va in crisi, vuol dire che le famiglie stanno rinunciando agli acquisti. Il calo dei consumi è il termometro più chiaro del disagio sociale. Il lavoro povero e la perdita di potere d’acquisto stanno diventando il vero problema dell’economia lombarda. Chiediamo ancora una volta – conclude Monteduro – l’attivazione immediata di osservatori territoriali permanenti sulle crisi aziendali e sulle dinamiche occupazionali, e un intervento mirato per sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori. Senza salari dignitosi, nessuna ripresa è possibile. Serve una risposta che non sia fatta solo di ammortizzatori, ma di investimenti, formazione, contrattazione e politiche redistributive. Le crisi vanno governate prima che esplodano».


In allegato il rapporto completo. 

Files:
 25.07.31 2 Rapporto UILLombardia CIG anno 2025 Gennaio-Giugno UIL Milano- Lomb (0.9 MB)

c. s.

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