A spiccare tra i vari punti di natura più tecnica che hanno caratterizzato la seduta di martedì 22 luglio del consiglio comunale olgiatese è stata sicuramente la “Mozione contro la guerra in Palestina, in Ucraina e per la pace nel mondo" promossa dai gruppi consiliari "Giovanni Montano Sindaco" e "Rilanciamo Olgiate".
A presentare il testo è stato il vice sindaco Leonardo Richiusa, che ha spiegato come la scelta sia ricaduta su un documento volutamente generico, che «comprende tutte le guerre e in cui si parla di fermo immediato, senza entrare nel merito delle motivazioni o di chi abbia torto o ragione, poiché alcuni di essi hanno radici così ramificate da rendere quasi impossibile risalire alle reali cause.
Quello che vogliamo fare è condannare fermamente ogni forma di aggressione armata e di violenza contro i civili, ed esprimere piena solidarietà alle popolazioni civili coinvolte nei conflitti, in particolare a Gaza e in Ucraina».
Il documento presentato, dunque, chiede il cessate il fuoco permanente ed immediato in ogni zona di guerra, e l’apertura di negoziati di pace; inoltre si impegna il sindaco e la giunta a promuovere iniziative pubbliche, educative e culturali, sul tema della non violenza e della pace, e ad esporre simbolicamente la “bandiera della pace” in municipio.
Un documento che, come prevedibile, ha riscosso parere favorevole dalla quasi totalità dell’assemblea, che ha condiviso la necessità di stilare una mozione che potesse essere accolta e condivisa da tutti, senza schierarsi, fatta eccezione per il voto contrario del consigliere di minoranza indipendente Marco Clerici.
«Avevo mandato una versione differente della mozione – sottolinea Clerici – che conteneva al suo interno un numero maggiore di fatti e nomi, informazioni su quanto sta avvenendo che reputo essenziali per dare giustizia a quelle popolazioni che oggi sono vittime.
Per una volta abbiamo la possibilità di dire le cose come stanno, e per questo non condivido un documento come questo, perché abbiamo perso l’occasione di fare nomi e cognomi e perché condannare la guerra senza dire chi la guerra la fa non ha minimamente senso.
Se la condanna alla guerra deve essere imparziale, io imparziale non lo voglio essere, anzi voglio essere estremamente parziale».
Il resto della seduta ha visto maggioranza e opposizione confrontarsi sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio, sull’assestamento del bilancio di previsione e sull’approvazione del DUP, durante i quali è emersa l’intenzione della maggioranza di investire 400 mila euro per realizzare un nuovo blocco di loculi al cimitero.
«Lo spazio disponibile è quasi esaurito – spiega l’assessore Ugo Bassi – e per questo il prossimo anno è necessario iniziare i lavori per fare in modo che non ci siano problemi in futuro; la cifra che abbiamo previsto non comprende solo la nuova struttura, ma anche una serie di opere accessorie».
Il DUP, poi, ha suscitato anche una serie di riflessioni da parte del consigliere Giorgio Volpi: «Noi avremmo fatto delle scelte diverse – ha dichiarato – con la costruzione del polo logistico stanno entrando risorse importanti, che si sarebbero potute usare per una programmazione migliore, che comprenda interventi a favore degli anziani, un progetto strutturato sulle scuole e uno sulla sistemazione degli alloggi comunali.
Inoltre avremmo voluto vedere anche in bilancio l’area feste del fondo Valle e gli interventi necessari per il Buon Gesù e piazza Santo Stefano».