Un finale intenso per la patronale di Sant'Anna tra fede e divertimento. Nel villaggio di Busto Arsizio oggi la messa solenne presieduta da don Stefano Rho, accanto a don David Maria Riboldi, presenti le autorità nelle persone del vicesindaco Luca Folegani con la fascia tricolore e degli assessori Manuela Maffioli e Alessandro Albani. Festa anche per gli anniversari di matrimonio.
«Il Signore ci vuole santi - ha detto il parroco citando una lettera di Papa Francesco - e si aspetta che non ci accontentiamo di un'esistenza mediocre, annacquata, inconsistente. La festa patronale è anche questo, il sentirsi ricordare dalla vicenda del proprio patrono che questa chiamata è anche per noi... siamo fatti per essere santi ed essere santi è il modo autentico di vivere la propria vita contro il rischio di accontentarsi».
Dopo il pranzo comunitario, pomeriggio di svago con giochi e premiazione del concorso di disegno, oltre al mercatino degli hobbisti già schierati questa mattina accanto alla chiesa. Protagonista speciale la carramatta, che i bustocchi sono abituati a vivere a marzo con il Vespa Club in occasione della festa di San Giuseppe (LEGGI QUI), ma oggi dalle 14 approda tra le vie del villaggio. Ragazzini (e non solo) già carichi, Nunzio Cascino e il suo gruppo pronti a far vivere un pomeriggio indimenticabile.
Tra l'altro, non mancano altri oggetti particolari. A parte le vecchie monete («Quando avevamo pochi soldi, valevano di più», la saggia lezione del mitico Cascino), giochi antichi da usare e menzionare in bustocco e siciliano: un modo simpatico per scoprire che le differenze esistono e sono bellissime perché ci uniscono. «È quasi uguale», ride Nunzio pronunciando il "calimon" nel dialetto di Busto e poi come si dice in Sicilia: lo facciamo scoprire a voi in questo reel.