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Politica | 09 giugno 2025, 18:06

Referendum, Fontana: «Cittadinanza facile? Netto no degli italiani». Tovaglieri: «Figuraccia per Schlein e compagni»

Il governatore lombardo: «Il cosiddetto “campo largo” della sinistra si ferma davanti alla realtà». Per l’eurodeputata bustocca «la sinistra è scollegata dalle priorità dei cittadini e perfino da quelle dei propri elettori»

Referendum, Fontana: «Cittadinanza facile? Netto no degli italiani». Tovaglieri: «Figuraccia per Schlein e compagni»

«Strumentali, costati milioni di euro e nati con un solo obiettivo: attaccare il governo di centrodestra». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sull’esito dei referendum. «Il risultato? – si chiede il governatore lombardo – una bocciatura netta da parte del 70 per cento degli italiani. Ancora più significativo il dato che sta emergendo sulla cittadinanza facile con una risposta chiara e netta. Mentre l’Istat certifica la disoccupazione ai minimi storici, la sinistra ha passato mesi a dipingere un’Italia allo sbando, proponendo come soluzione la cittadinanza facile».

Il “no”, per quanto riguarda il quinto quesito, si attesta oltre il 30 per cento. «Il cosiddetto “campo largo” della sinistra si ferma davanti alla realtà – aggiunge Fontana –. Noi andiamo avanti con serietà, responsabilità e riforme vere. Il Paese ce lo chiede, noi, a partire dalla Lombardia, lo facciamo».

Sull’esito dei referendum, in particolare sul tema della cittadinanza, interviene anche un’altra esponente della Lega, l’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri, che parla di «figuraccia per Schlein e compagni».

«La campagna sul quesito di punta per la sinistra, quello per cui ha investito mesi di lavoro, testimonial famosi e la mobilitazione di tutti i propri leader, si è rivelata un fallimento totale – sostiene l’europarlamentare –. Non solo non è stato raggiunto il quorum, ma più di un terzo degli elettori ha votato “no”, respingendo l’idea di una cittadinanza facile. Un dato impressionante, se si considera che alle urne si è recato principalmente l’elettorato di sinistra. Questo significa una cosa sola: nemmeno la base dei progressisti è d’accordo con loro».

Secondo Tovaglieri, «per anni Elly Schlein ha fatto dello "Ius soli" una bandiera ideologica, senza mai fermarsi ad ascoltare cosa pensassero davvero gli italiani. Ora, i numeri parlano chiaro: la sinistra è scollegata dalla realtà, dalle priorità dei cittadini e perfino da quelle dei propri elettori.
Oggi è più evidente che mai: gli italiani vogliono regole chiare, criteri seri e rispetto per il valore della cittadinanza. Chi vuole diventare cittadino italiano deve dimostrare di meritarlo, con l’impegno, l’integrazione e il rispetto per la nostra identità e la nostra cultura».

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