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Scuola | 06 giugno 2025, 15:15

The International Academy protagonista al Museo del Tessile con il “Giardino della Biodiversità”: un racconto autentico, tra educazione ambientale, creatività e impegno collettivo

Gli studenti hanno presentato il progetto “Green School” con un video sul “Giardino della Biodiversità”. La narrazione, interamente curata dai ragazzi, ha messo in luce creatività, consapevolezza ambientale e competenze trasversali. La referente Alessandra Canavesi: «Ottime capacità oratorie e maturità nel trasmettere i valori educativi»

Un giardino può raccontare molto più di quello che appare. Può diventare voce, simbolo, strumento educativo. E così è stato per gli studenti della “The International Academy” di Busto Arsizio, che nei giorni scorsi hanno dato prova di talento e consapevolezza ambientale durante l’evento Green School, svoltosi al Museo del Tessile.

Davanti a un pubblico attento e partecipe, gli alunni – dalla Nursery al Liceo Internazionale – hanno presentato con entusiasmo e competenza il frutto di mesi di lavoro: il video documentario sul “Giardino della Biodiversità”, uno spazio verde realizzato all’interno della scuola, simbolo di un impegno concreto e quotidiano verso la sostenibilità.

Un racconto nato da domande vere

Fulcro della presentazione è stato il processo creativo dietro alla realizzazione del documentario, interamente pensato, scritto e girato dagli studenti.

«Ci siamo chiesti: quale storia vogliamo raccontare? Come rendere la biodiversità concreta e coinvolgente? Da queste domande è nata la nostra sceneggiatura», ha spiegato Gabriele Cattaneo, studente di quarta Liceo.

Il progetto ha preso forma attraverso un percorso multidisciplinare, coinvolgendo più gradi scolastici e realtà educative. La fase di montaggio è stata supportata dagli studenti dell’Istituto tecnico grafico e comunicazione Pantani, anch’esso parte del gruppo Acof.

«L’uso delle nostre voci, senza speaker esterni, ha dato al video un tono diretto, personale e particolarmente coinvolgente», ha aggiunto Leonardo Gallo, anch’egli di quarta Liceo.

Un video che parla alla coscienza

Attraverso immagini curate e narrazioni autentiche, il documentario affronta domande profonde come “Cos’è la biodiversità?” e “Perché è importante proteggerla?”, integrando riflessioni personali e contenuti scientifici.

Le riprese raccontano la preparazione delle aiuole, la cura delle piante, la collaborazione tra studenti di età diverse.

«Non volevamo solo fare un video, ma lasciare un messaggio. Il nostro giardino è anche una metafora: dimostra che si può cambiare il mondo partendo da piccoli gesti quotidiani», ha sottolineato Filippo Navone, studente di quarta Liceo.

Un esercizio di competenze e cittadinanza

Il progetto ha rappresentato anche un laboratorio di competenze trasversali: dalla scrittura alla comunicazione visiva, dal lavoro di squadra all’organizzazione di un evento pubblico.

La scelta accurata della colonna sonora e l’inserimento dei sottotitoli in italiano per le parti in inglese hanno ulteriormente rafforzato il carattere internazionale e inclusivo dell’esperienza.

Grande la soddisfazione della referente scolastica, Alessandra Canavesi, che ha voluto elogiare il lavoro degli studenti: «Vorrei sottolineare in particolare quanto siano stati bravi nel gestire la presentazione in pubblico, dimostrando ottime capacità oratorie, chiarezza espositiva e maturità nel comunicare non solo il progetto, ma anche i suoi valori educativi e ambientali».

Una promessa che guarda al futuro

A chiudere il documentario, una promessa semplice e potente: continuare a prendersi cura del giardino e proseguire con nuove iniziative all’insegna della sostenibilità. Il “Giardino della Biodiversità”, dunque, non è solo un progetto concluso, ma un seme di consapevolezza destinato a crescere. Un gesto che parla al presente e costruisce il futuro, con radici ben salde nella terra… e nel cuore di chi lo ha coltivato.

L.Vig.

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