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Territorio | 29 maggio 2025, 13:50

Coinger, tariffa più bassa per il 63% delle famiglie: «Un’azienda seria parla con i numeri»

I vertici della società hanno presentato i risultati del confronto tra la Tari 2024 e la nuova tariffa puntuale. Nel complesso, il costo totale imputato alle utenze nel 2025 con la Tarip è inferiore del 4,6% rispetto allo scorso anno. Aumenti per la maggior parte delle utenze non domestiche: «Chi più produce, più paga», spiega l’amministratore unico Ginelli. La replica alle polemiche

Coinger, tariffa più bassa per il 63% delle famiglie: «Un’azienda seria parla con i numeri»

«Se ne sono dette tante, ma un’azienda seria parla con i numeri». E i numeri presentati questa mattina dai vertici di Coinger dicono che dal confronto tra la Tari 2024 e la tariffa puntuale del 2025 emerge che il 61 per cento delle utenze presenti nei 18 Comuni interessati ha avuto una riduzione dei costi. E la percentuale arriva al 63 se si parla delle famiglie.
«Nonostante le resistenze, il sistema sta già dando i suoi frutti», afferma l’amministratore unico della società che si occupa della gestione dei rifiuti, Giorgio Ginelli. Che, per rispondere alle polemiche, cita Gerorge Orwell: «In un’epoca di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario». Per poi aggiungere: «Come la Tarip».

Il bilancio

La conferenza stampa convocata nella sede di Jerago con Orago di Coinger è stata anche l’occasione per presentare il bilancio 2024 approvato lo scorso 17 aprile dall’assemblea dei soci.
Il documento, afferma Ginelli, restituisce la fotografia di una «società in salute». Per effetto di una «gestione efficiente, sostenibile e mirata al miglioramento dei servizi. Lo stato patrimoniale è in aumento, con 7 milioni di patrimonio netto. Gli utili ammontano a 351mila euro, mentre l’indebitamento è diminuito rispetto all’anno scorso».
Pertanto, osserva l’amministratore unico, «la società rappresenta un patrimonio per i Comuni. È sempre stata gestita in maniera oculata, con l’attenzione del buon padre di famiglia che accumuna anche i sindaci».

I numeri

Ma l’argomento più “corposo” ha riguardato i numeri della Tarip, la tariffa con misurazione puntuale di rur (la frazione non riciclabile) e umido che Ginelli definisce «una vera e propria rivoluzione».
La società ha presentato l’analisi comparativa tra l’impatto economico della Tari 2024 e la Tarip 2025 da cui emerge che il 61 per cento delle 32.423 utenze è interessato da una riduzione dei costi.

In particolare, il 63 per cento delle 29.880 famiglie registra un risparmio. E il 10 per cento “subisce” un aumento contenuto, entro i 10 euro annui. In controtendenza i nuclei monocomponenti.

Nel dettaglio, tra le utenze domestiche da due a sei componenti (circa 21.500), si osservano risparmi nel 73-90 per cento dei casi. Complessivamente, in oltre duemila casi le famiglie beneficiano di un risparmio superiore ai 100 euro.
Ci sono invece aumenti per il 61 per cento delle 2.543 utenze non domestiche (in particolare nel settore del commercio non alimentare).  Un dato attribuibile all’intensità del servizio richiesto, misurata tramite i volumi rilevati.
«Viene plasticamente rappresentato il principio secondo cui chi più produce, più paga», spiega Ginelli.

La soddisfazione

Nel complesso, il costo totale imputato alle utenze nel 2025 con la Tarip risulta inferiore del 4,6 per cento rispetto a quanto previsto dalla Tari 2024. Con una riduzione dell’imponibile annuo rispetto a quello che veniva chiesto dai Comuni.
«Il sistema è in vigore dal 2022 – ricorda Ginelli –. È stato necessitato un periodo di assestamento, ma siamo arrivati all’80 per cento di differenziata e abbiamo ridotto i rifiuti. Nel 2024 i Comuni saranno ancora “ricicloni” per classifica di Legambiente».

Ma l’amministratore unico vuole mettere un «punto fermo» anche sull’aspetto economico a seguito della prima tariffazione, ringraziando anche i dipendenti che, con un grande lavoro, hanno dato risposta a tutte le richieste di chiarimento.
«Se ne sono dette tante, anche troppe – osserva Ginelli –. Ma un’azienda seria parla con i numeri, non basta sventolare una bolletta che ha subito aumenti. Il sistema potrà essere perfezionato ma sta già dando i suoi frutti. Il merito va ai sindaci che hanno creduto e vigilano su questo progetto. E soprattutto ai cittadini che col loro impegno hanno fatto sì che gli obiettivi ambientali, ma anche economici, venissero raggiunti».

«Il progetto va avanti»

Come spiegato da Paride Magnoni, diretto generale di Coinger, il sistema potrà a essere affinato, ad esempio con interventi su categorie e dotazioni e sui minimi.
Allo studio anche meccanismi di premialità, in particolare per le mono-utenze. Queste ultime, dice Magnoni, sono quelle che «hanno avuto un aggravio che a livello percentuale può essere significativo, ma parliamo di 3-6 euro al mese, quindi contenuto».

Mauro Croci, presidente dell’Assemblea dei sindaci, evidenzia il «ruolo fondamentale dei Comuni: «Sono compatti, c’è grande fiducia nei confronti della società e di questo progetto ambizioso e unico». Rispondendo alle critiche dei mesi scorsi: «I sindaci non sono degli sprovveduti e stanno facendo la loro parte, supportati da dati che rassicurano. Cascasse il mondo, il progetto va avanti».

«Abbiamo fatto fatica, ci sono state perplessità e difficoltà anche per via dei cambi di amministrazione. Ma – rimarca Graziano Maffioli, presidente del Comitato di indirizzo e controllo di Coinger – i risultati dimostrano che il lavoro è stato ben fatto».

Alla conferenza stampa ha preso parte il sindaco “di casa” Emilio Aliverti, primo cittadino di Jerago con Orago: «Oggi viene svelata una enorme mistificazione che in questi mesi stava circolando, fortunatamente sempre meno rumorosa. Al tavolo ci sono professionisti, sindaci ed ex sindaci che hanno ottenuto risultati importanti. Questa realtà è stata raccontata come un gruppo di inetti incapaci di prendere decisioni per il bene comune. I dati dimostrano che non è così».

Presente anche Elisa Montagna, assessore di Cazzago Brabbia: «È motivo di orgoglio per il nostro Comune portare avanti questo progetto sfidante. Questi risultati rispecchiano quello che, in piccolo, abbiamo ritrovato nella nostra realtà».

Riccardo Canetta

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