San Giovanni ha dato l'ultimo saluto ad Angelo Ferrario. In tanti hanno voluto stringersi intorno ai figli Ana Isabel e Giovanny, al fratello Sergio e alla cugina Brunella in occasione del funerale che la basilica ha ospitato questa mattina. Setteantasette anni, l'imprenditore bustocco, a capo della Cartiera Lombarda di Fagnano Olona, storica azienda con oltre un secolo di vita, ha lasciato un ottimo ricordo nelle molte persone incrociate nel suo cammino: persona gentile, sorridente, arguta, cordiale, interessata e interessante. (LEGGI QUI)
Alle esequie erano presenti i gonfaloni di due associazioni del territorio che Angelo frequentava abitualmente, il Rotary Malpensa, di cui era stato presidente, e il Club dei Nasi. Da Gorizia è arrivata una delegazione degli “Amici della Croce Nera Austriaca”, a testimoniare l'interesse per la storia, e in special modo per l'impero austro-ungarico, che Ferrario aveva coltivato con passione. All'ingresso in chiesa, la salma è stata accolta dalla Kaiserhymne, l'inno imperiale austroungarico.
A officiare la messa è stato don Peppino Colombo, vicario parrocchiale di San Giovanni ed ex cappellano dell'ospedale di Busto, coadiuvato proprio dall'attuale sacerdote del nosocomio cittadino, don Fabrizio Barlozzo: «C'è una bella differenza tra un imprenditore e uno speculatore – ha spiegato il religioso durante l'omelia - Per il secondo l'unico interesse è il profitto, raggiungere il massimo del guadagno scavalcando tutto e tutti. Angelo, invece, era un imprenditore illuminato che ha curato la sua azienda ma anche che i suoi lavoratori stessero bene; ha dato occupazione a tante famiglie e ha poi conosciuto il valore della carità. Che bello era parlare con Angelo, di tante cose. Aveva una cultura così vasta e una predilezione per la storia locale: quante cose si imparavano da lui».
Tanti i messaggio di dolore di chi ne aveva avuto apprezzato le doti: «Amico presente in tanti momenti importanti della nostra vita insieme – raccontano Franco Baretti e Marinella Pendolini - È certo che ci mancherà moltissimo. Il suo ricordo sarà sempre custodito nei nostri cuori».