Formato sull’adesione volontaria, Amnesty International è un movimento globale di persone, universalmente riconosciuto come un’associazione che si occupa di diritti umani e solidarietà a livello globale. Organismo indipendente, si batte perché libertà, verità, giustizia e dignità umana vengano rispettate in tutto il mondo. Un impegno che trova nella “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” il testo fondamentale adottato da Amnesty, partendo dall’articolo 1 che afferma come “… tutti gli essere umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”. Nell’anno del 50° di fondazione Amnesty è stata destinataria anche di un prestigioso premio quale il “Premio Peppino Impastato”, giunto alla 15^ edizione, consegnato l’8 maggio a Cinisi, un riconoscimento che si ispira al coraggio, all’impegno civile e culturale di Peppino Impastato, giovane militante di Democrazia proletaria, brutalmente assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978, lo stesso giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro. Proprio quest’anno si è voluto sottolineare l’impegno di chi lotta ogni giorno per i diritti umani, la dignità della persona e la tutela dell’ecosistema, tutti temi che Amnesty persegue con immutato impegno.
Il Concerto
Domenica 25 maggio (inizio ore 18,00) i festeggiamenti saranno celebrati attraverso l’esecuzione della Sinfonia “Eroica” di Beethoven presso il Teatro Dal Verme. A dirigere è stato chiamato il Maestro Luigi Pirovano con la partecipazione dell’OSI – Orchestra Svizzera Italiana. Un programma non casuale che intende, attraverso il capolavoro del compositore tedesco, sottolineare l’impegno di eroine ed eroi moderni quali sono i volontari di Amnesty, difensori da mezzo secolo dei diritti umani. In un mondo sempre più lacerato da ineguaglianze e guerre, questo movimento rappresenta un baluardo morale e materiale di indubbio valore, divenendo patrimonio mondiale e scudo che non indietreggia neppure davanti alle difficoltà spesso oggettive che i vari scenari in cui opera propongono giornalmente.
Il Maestro Luigi Pirovano
Si è diplomato in violoncello e musica da camera sotto la guida di Radu Aldulescu. Per anni è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Ha tenuto concerti da camera con artisti del calibro di Sawallisch, Chung, Lonquich, Lucchesini, Sitkovetsky, Kavakos, le sorelle Labeque. Dal 2005 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano. Ha suonato come solista con orchestre come Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal, sotto la direzione di direttori come Chung, Menuhin, Nagano, Pappano, Pletnev. È del 2020 il CD con le Sonate di Brahms in duo con Pappano. Da oltre vent’anni è primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.
La musica è universalmente riconosciuta come simbolo di libertà e di linguaggio senza barriere. Al Teatro Dal Verme le note di Beethoven si diffonderanno prendendo il volo idealmente verso donne e uomini che soffrono ma che possono contare ancora su un movimento essenziale per la loro sopravvivenza.
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