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Sport | 08 maggio 2025, 17:48

Il “Var”, all'improvviso, nell'under 15 del basket. «Vicenda ridicola, distrutto il nostro lavoro»

Concentramento del campionato giovanile, l'under 15 della Pallacanestro Femminile Varese 95 è in Emilia a giocare contro Livorno: a 5' dalla fine alle bosine viene tolto improvvisamente e arbitrariamente un punto. Perché? Un'addetta della società organizzatrice si era fatta dare il video della partita e aveva notato un'irregolarità. «Hanno rovinato una partita di quindicenni, c'è chi dovrebbe vergognarsi»

L'under 15 della Pallacanestro Femminile Varese '95

L'under 15 della Pallacanestro Femminile Varese '95

La Pallacanestro Femminile Varese esprime la propria profonda indignazione e sconcerto per l'ingiustizia subita dalle proprie atlete Under 15 al concentramento di Savignano sul Panaro, che ha di fatto impedito loro la partecipazione alle Finali Nazionali: «Un episodio grave, che va ben oltre un semplice errore arbitrale, e che mette in discussione la correttezza e la trasparenza dell'intera competizione» dicono dalla società. Dopo i fatti sotto riportati, Livorno ha pareggiato con due tiri liberi a mezzo secondo dal termine e poi vinto l'incontro all'overtime. 

Ecco il racconto:

«Durante la partita contro il Basket Femminile Livorno, nel quarto quarto, a circa 5 minuti dalla fine, ci è stato arbitrariamente tolto un punto, modificando il risultato da un pareggio (57-57) a un 56-57 a nostro sfavore. Questa decisione, assurda e priva di qualsiasi fondamento regolamentare, è stata presa in base a informazioni fornite da una persona esterna alla gara, l'addetta alla strumentazione della società ospitante (di cui, nonostante le nostre richieste, la società organizzatrice si rifiuta di fornire nome e cognome), che, dopo essersi allontanata dal tavolo, ha visionato un video di un'azione del secondo quarto, asserendo di aver visto una nostra giocatrice eseguire quattro tiri liberi invece di tre.
Non solo tale persona non aveva alcun titolo per intervenire su una decisione arbitrale, ma risulta inaccettabile che in una partita giovanile si vada a rivedere un’azione avvenuta 40 minuti prima, come se si trattasse di una partita di livello professionistico dotata di Var.
La realtà dei fatti, dimostrabile con il video dell’azione incriminata che abbiamo a disposizione, è diversa: la nostra giocatrice ha effettivamente eseguito quattro tiri liberi, ma il primo è stato effettuato prima che gli arbitri, distratti da una protesta animata della squadra avversaria, si dirigessero verso il tavolo segnapunti. Il cambio-giocatore effettuato tra un tiro libero e l’altro, inoltre, non era consentito dalle regole, cosa che dimostra una mancanza di attenzione degli arbitri, e non una infrazione da parte della nostra squadra. Nonostante questo, nessuna irregolarità è stata segnalata dagli ufficiali di campo durante il primo tiro libero, né è stata sollevata alcuna protesta dalla squadra avversaria.
A fine gara, il commissario arbitrale Luigi Terrieri, che per tutta la durata dell'incontro non ha assunto alcun ruolo di supervisione, ha assistito alla compilazione di un nuovo referto, in un locale infermeria, insieme agli arbitri, all'addetta alla strumentazione e senza la presenza dei nostri allenatori. Questo nuovo referto, privo di firme e nomi delle giocatrici, presenta incongruenze clamorose rispetto al referto ufficiale, con cancellature e modifiche che ne compromettono la validità.
Abbiamo presentato ricorso contro questa ingiustizia, ma ci è stato respinto in quanto nei campionati giovanili non è consentito. Questo fatto, di per sé, mette in luce una grave lacuna nel sistema regolamentare che non tutela le squadre da episodi così palesemente arbitrari.
La Pallacanestro Femminile Varese si riserva di intraprendere tutte le azioni necessarie per far luce su questo grave episodio e ottenere giustizia per le proprie atlete, che sono state private di un'esperienza importantissima e meritatissima. Pubblicheremo a breve il referto originale e quello "corretto", lasciando alla pubblica opinione il giudizio su quanto accaduto. Consideriamo l’accaduto una mancanza di rispetto per le giovani atlete e per il gioco del basket».

«Sono stati tre giorni intensi - spiega il general manager e coach U15 Fabio Pozzi -, le ragazze e tutti gli allenatori che sono venuti con me a questo Interzona (Andrea Palmieri, Luca Vittori, Lorena Manera, Giovanni Benetti senza dimenticare il preparatore Gianluca Zani e l'ex tecnico della prima squadra Andrea Anilonti, che è stato vicino a noi per tutte le tre partite e che ringrazio tantissimo) sono stati splendidi. Finire così però lascia un grande rammarico perché perdere fa parte dello sport e va accettato, ma vivere un'ultima partita come quella con Livorno fa davvero male, senza ovviamente nulla togliere alla squadra toscana. E' stata una gara viziata da errori arbitrali, errori regolamentari, un commissario che si è totalmente disinteressato di un incontro importante, una persona totalmente esterna alla quale è stato permesso di rendersi protagonista, rovinando una gara di ragazzine di 15 anni: vedere che nessun provvedimento è stato preso fa davvero pensare. Quello a cui abbiamo assistito è stato a dir poco ridicolo e che poco c’entra con lo sport. Ci sono persone che dovrebbero vergognarsi. Rovinare così il lavoro di una società e di una squadra di ragazzine, con i loro sacrifici e quelli delle loro famiglie, è davvero meschino, così come non prender alcun provvedimento».

Redazione

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