La manifestazione “Ruote della storia in Valle” è stata lanciata per rivivere con i mezzi militari dell'epoca l'occupazione e la Liberazione di 80 anni fa, con
È arrivata però una lettera di un gruppo di associazioni, a cui gli organizzatori hanno già dato risposta.
Eccola.
Il 25 aprile le amministrazioni comunali hanno commemorato e festeggiato l’ottantesimo della liberazione dal nazifascismo, liberazione che è avvenuta con il sacrificio di milioni di persone, ed è proprio questo sacrificio che ci ha permesso di arrivare a scrivere una bellissima Costituzione e a vivere in pace per tutti questi anni. L’articolo undici, infatti, recita “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”
Richiamando questo articolo della Costituzione, siamo a porre delle riflessioni riguardo all’iniziativa in oggetto, sollecitando gli organizzatori e le amministrazioni che hanno patrocinato questo evento.
Pur non conoscendo quali tipologie di mezzi parteciperanno all’iniziativa, abbiamo appreso dalla stampa che sfileranno veicoli militari. Anche se si trattasse di veicoli storici, preme ricordare che sono stati utilizzati in guerra o comunque la rievocano: un conflitto armato che ha ucciso milioni di persone tra militari e civili, persone che non avevano deciso né di iniziare né di parteciparvi.
Oggi dopo ottant’anni da questa terribile guerra, pensiamo che il compito delle amministrazioni e delle associazioni sia quello di promuovere una cultura di pace, soprattutto in questi ultimi tempi caratterizzati da quotidiane e drammatiche notizie di guerra e dei sui terribili effetti.
Come coordinamento di Bicipace siamo a chiedere di rivedere la programmazione pomeridiana sulla simulazione di battaglia fra i mezzi radiocomandati. La guerra non va mai banalizzata, non è un gioco, né deve essere resa accativante riproducendola in un gioco pubblico divertente (in guerra si muore veramente e nessuno potrà mai essere rimpiazzato come fosse una figurina o un oggetto in plastica riproducibile con una stampante 3D).
In questi giorni si è fatto ripetutamente riferimento agli insegnamenti della dottrina sociale di Papa Francesco. Le sue parole come quelle di molti altri “profeti” laici ci hanno insegnato che “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo” e il disarmo deve cominciare a partire dalle nostre menti.
Grazie per l’attenzione,
cordiali saluti.
Per il coordinamento di Bicipace:
Flavio Castiglioni, Graziano Dell’Acqua, Paola Gandini, Mauro Gnocchi, Carlo Motta.
La risposta
Comunicato stampa dell'Associazione Amici della Ferrovia Valmorea
A seguito dell'interrogazione da parte di "Bicipace" ,nella persona del signor Flavio Castiglioni, ai sindaci dei comuni che hanno dato il patrocinio alla manifestazione di domenica 4 maggio "Ruote della Storia in Valle", la simulazione di battaglia con i carri armati radiocomandati verrà sospesa. L'associazione Amici della Ferrovia Valmorea sottolinea che i valori della pace sono imprescindibili e che il carattere storico della manifestazione non vuole, nella maniera più assoluta, che sia confuso, o peggio strumentalizzato, con una promozione alla guerra o a altri estremismi. Il motto è "conoscere perché non si ripeta".