Oltre due ore di silenzio concentrato, questa mattina, al teatro Sant’Anna a Busto Arsizio. I fedeli che hanno raccolto l’invito di don David Maria Riboldi si sono trovati nella sala parrocchiale per seguire insieme il funerale di papa Francesco. Testi in latino e italiano della messa esequiale alla mano, si sono uniti alle preghiere di piazza San Pietro, scostandosi dalla progressione del rito solo quando il sacerdote ha proposto loro di esprimere brevemente pensieri, ricordi, sentimenti legati al pontefice. Riflessioni pronunciate quasi sottovoce ma con convinzione.
“Vicino” la parola immancabile nel descrivere figura e operato di Francesco. «È sempre stato vicino agli ultimi, li ha portati fuori dall’ombra, alla luce». «È stato vicino ai bambini mostrandosi con semplicità, come un nonno capace di abbracciare». «È riuscito a rapportarsi con i detenuti, come alcuni suoi predecessori. Ma più di altri ha dialogato anche con altri mondi, come quello dell’omosessualità, mondi che spesso sono stati percepiti come “tagliati fuori”». «Ha voluto avvicinare tutti, è stato disponibile ad accogliere indipendentemente dal credo di ognuno». «È stato con noi, ci ha invitato a dimostrare la nostra fede con l’esempio». «Ha dialogato con i giovani, ha parlato di speranza anche quando il contesto internazionale faceva pensare ad altro. Ricordo di avere incontrato il suo sguardo durante una visita pastorale. Nel suo sorriso sincero c’era il sorriso del Signore».
Quasi conferme, riverberi, declinazioni personali dei contenuti espressi, a San Pietro, dal cardinale Giovanni Battista Re durante l’omelia. Anche don David, a cerimonia conclusa, si è agganciato alle parole dell’alto prelato: «Tra i tanti argomenti toccati, ha sottolineato la prima uscita di papa Francesco dal Vaticano, il primo viaggio. Che fu a Lampedusa, luogo legato ai profughi e ai migranti. L’ultimo visita è stata al carcere di Regina Coeli. Al di là delle tante semplificazioni sentite negli ultimi giorni, che tendono a privilegiare alcuni aspetti del pontificato sottovalutandone altri, tra queste parentesi si trova molto del messaggio lanciato e lasciato da papa Francesco».