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Attualità | 09 aprile 2025, 15:45

Parcheggio interrato e valorizzazione più ampia di tutto il centro di Busto: la visione degli architetti Torresan e Ferrario per il nuovo Pgt

Cogliendo l'occasione offerta dalla proposta di PoliticaMente per la creazione di un parco urbano in zona San Michele, gli architetti Paolo Torresan e Giovanni Ferrario presentano una visione più ampia per il futuro del cuore della città, con suggerimenti e proposte per il nuovo Piano di Governo del Territorio

Parcheggio interrato e valorizzazione più ampia di tutto il centro di Busto: la visione degli architetti Torresan e Ferrario per il nuovo Pgt

Con l'avvio della stesura del nuovo Piano di Governo del Territorio, che definirà il volto di Busto Arsizio per i prossimi decenni, emergono le riflessioni degli architetti Paolo Torresan e Giovanni Ferrario. Cogliendo l'occasione offerta dalla proposta di PoliticaMente per la creazione di un parco urbano in zona San Michele, i due professionisti propongono una visione complessiva per uno sviluppo urbano razionale», che valorizzi il patrimonio storico e restituisca spazi pubblici di qualità.

Il punto di partenza è una critica all'attuale frammentazione del centro, con aree sacrificate ai parcheggi o al degrado. Pur apprezzando l'idea di un parco tra via Lualdi e via Mazzini, Torresan e Ferrario delineano una strategia più ampia, centrata sulla valorizzazione di un asse urbano nord-sud, ricco di "punti notevoli" come il Museo del Tessile e Villa Radetzky.

Questo asse si interseca con il centro storico in corso Europa, dove i due architetti si oppongono alla costruzione di un parcheggio multipiano fuori terra, che isolerebbe il nuovo parco. In alternativa, propongono un parcheggio interrato con accesso da via Mazzini, per consentire la realizzazione di un grande parco in superficie, che si fonda con la zona pedonale.

«Non è auspicabile - spiegano i due architetti nella loro ipotesi - il posizionamento di un autosilo multipiano esterno in questo snodo, che dovrà essere invece un luogo molto più aperto e non il completamento della cortina edilizia, che andrebbe oltretutto a chiudere ed isolare il nuovo Parco rispetto al centro. A nostro avviso valida alternativa è quella invece di pensare un parcheggio interrato con accesso da via Mazzini (eventualmente multipiano, sul modello dell’autosilo di piazza Repubblica a Varese) che, coprendo tutta la necessita di parcheggi per il centro, consenta la realizzazione di un grande Parco in superficie, da via Mazzini sino a piazza Venzaghi, dove in assenza di un fabbricato a chiusura della cortina di corso Europa, il Parco arriverebbe a intersecarsi con la zona pedonale, senza alcuna separazione (anche visiva) da essa».

Ulteriori proposte includono la pedonalizzazione da via Cavallotti a piazza Manzoni e l'estensione del parco verso il "Conventino", valorizzando la vista sul campanile di San Michele.

La visione si allarga poi alle aree circostanti il centro. Ad ovest, nelle aree industriali dismesse, si suggerisce di preservare l'archeologia industriale e di puntare a funzioni strategiche attrattive, evitando usi puramente commerciali. Ad est, si propone di ampliare il Parco Milani fino a via XX Settembre, preservando la "palazzina liberty" e il panorama.

Infine, per l'ex Calzaturificio Borri si ipotizza una nuova biblioteca civica, lasciando alla attuale struttura di Palazzo Cicogna una funzione museale.

Torresan e Ferrario delineano una visione di Busto Arsizio che punta a un "allargamento del centro storico", con la valorizzazione della storia e della qualità ambientale. Un contributo al dibattito sul futuro della città, che invita a scelte progettuali organiche e lungimiranti.

Giovanni Ferrario

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