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Cultura | 02 febbraio 2025, 13:10

Lettere a Bernini: il monologo di un artista al Teatro Elfo Puccini

Marco Martinelli porta in scena, dal 4 al 9 febbraio, il carismatico campione del barocco romano, preda di sentimenti impetuosi e contrastanti per la morte dell'arcirivale, Francesco Borromini

Lettere a Bernini: il monologo di un artista al Teatro Elfo Puccini

Spesso quando un grande artista si confronta con i suoi contemporanei, i sentimenti diventano contrastanti. Ammirazione, odio, curiosità, desiderio di primeggiare. Non trova pace, si strugge, cerca costantemente quella meta del successo eterno che ne crea un personaggio sopra le righe, sicuramente unico come la sua arte.

 Lo spettacolo

Dal 4 al 9 febbraio sarà in scena al Teatro Elfo Puccini di MilanoLettere a Bernini” di Marco Martinelli: il bravo regista ed autore di origine emiliana si cimenta in un testo (pubblicato nel 2024 nella Collezione di teatro Einaudi) particolarmente accattivante, che corre veloce indietro nel tempo per restituirci la figura carismatica di Gian Lorenzo Bernini (interpretato da Marco Cacciola), massima autorità artistica della Roma barocca.

Siamo nell’estate del 1667, il due agosto. In scena, nel suo studio di scultore, pittore e architetto, un vecchio Gian Lorenzo Bernini, entra in scena infuriato con Francesca Bresciani, intagliatrice di lapislazzuli che ha lavorato per lui nella Fabbrica di San Pietro e che ora lo accusa, di fronte ai cardinali, di non pagarle il giusto prezzo per il suo lavoro. Nella sua furia l’artista evoca l’ombra dell'odiato rivale, Francesco Borromini, il famoso e geniale architetto ticinese. Da qui parte un monologo rivolto al suo rivale ma anche ai suoi allievi, quasi fossero pedine su uno scacchiere, ora discutendo con loro, ora fissandoli immobili nelle loro pose più plastiche facendogli recitare commedie da lui scritte e dirette. Una “lezione” vera e propria, volta a trasmettere affetto e sentimento nelle opere che dovranno realizzare da lì a poco nel marmo. A cambiare la scena ci penserà la notizia dell’improvviso ed inaspettato suicidio di Borromini. Bernini viene colpito nel profondo e l’odio si trasforma, come spesso succede, in un senso di pietà per il suo avversario, colpito negli ultimi anni della sua vita da una profonda depressione figlia sicuramente da una competizione tra artisti sempre alla ricerca del successo. Nel protagonista giunge poi la consapevolezza che Borromini fu grande artista e la sua opera di valore assoluto e non a caso questo apprezzamento giungerà da un suo simile, un artista altrettanto valente e quindi in grado di capirne la dimensione. Le parole di Borromini diventano quindi colpi di scalpello che, mentre il lavoro dialogante prosegue tra drammi e visioni, plasmano la materia marmorea nell’immagine del suo eterno rivale, ora trasformato a sua volta in opera d’arte.

Marco Martinelli

Drammaturgo e regista teatrale, è nato a Reggio Emilia nel 1956. Nel 1977 sposa Ermanna Montanari e insieme cominciano il proprio apprendistato teatrale, lavorando fino al 1983 in diversi gruppi e allestendo testi di Samuel Beckett, Georg Büchner e Achille Campanile. Nel 1983 fonda, insieme a Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni il Teatro delle Albe: opera nella compagnia in qualità di drammaturgo e regista. Nel 1991 è nominato direttore artistico di Ravenna Teatro, "Teatro Stabile di Innovazione"; nel 1996, in qualità di direttore artistico, ritira per Ravenna Teatro il Premio Ubu "per l'impegno e la ricerca linguistica", mentre nel 1997 vince il Premio Ubu per la drammaturgia di All'inferno!

Nel maggio 2000 esce per la Ubulibri il volume “Jarry 2000", che racconta i lavori, Perhindérion e I Polacchi, ispirati all'opera di Alfred Jarry. Dopo una lunga residenza in Belgio debutta nel 2010 a Mons, in Belgio, detto Molière. Secondo spettacolo del dittico molieriano, L'avaro debutta nell'aprile 2010, che vede impegnata l'intera compagnia del Teatro delle Albe.

Insieme a Ermanna Montanari inizia un percorso sulla Divina Commedia, prodotto da Ravenna Festival, che prende avvio nel 2017 con "Inferno" e prevede la realizzazione delle tre cantiche dantesche nel 2021, settimo centenario della morte di Dante Alighieri. Il progetto si estende poi allo spettacolo Il purgatorio dei poeti, messo in scena a Genova nell'aprile 2022 in collaborazione con Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse, Teatro Akropolis e Università di Genova. 

Scheda programma

4-9 febbraio | Teatro Elfo Puccini | sala Fassbinder | Corso Buenos Aires 33 - Milano

Lettere a Bernini

di Marco Martinelli, ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari, regia Marco Martinelli, con Marco Cacciola angelo messaggero Maria Cecilia Bellavite Valencia e Gabriele Augugliaro (in alternanza),  disegno luci Luca Pagliano, scenografia Edoardo Sanchi, musiche originali e sound design Marco Olivieri, tecnico audio Paolo Baldini, voci Ivan Simonini, Gianni Vastarella, Riccardo Savelli, realizzazione immagini video Filippo Ianiero, tecnici video Filippo Ianiero, Fagio, realizzazione scene Antonio Barbadoro con la squadra tecnica delle Albe Alessandro Pippo Bonoli, Gilberto Bonzi, Fabio Ceroni, Enrico Isola, Danilo Maniscalco, Lorenzo Parisi in collaborazione con Rinaldo Rinaldi, assistente alla scenografia Laura Pigazzini, consulenza linguistica Valeria Pollice, Gianni Vastarella, produzione Albe/Ravenna Teatro, ERT Emilia-Romagna Teatro Fondazione

Orari: Martedì 4 febbraio ore 21:00 | mercoledì 5 ore 20:00 | giovedì 6 ore 21:30 | venerdì 7 ore 18:30 | sabato 8 ore 19:30 | domenica 9 ore 16:30

Prezzi: intero € 38/34 | 65 anni € 20 | online da € 16,50

Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021

Giuseppe De Carli

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