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Eventi | 27 novembre 2024, 08:45

Al Castello Sforzesco mostra “Omaggio a Puccini”

L'evento a Milano intende approfondire la figura del grande musicista attraverso gli strumenti di comunicazione dell’epoca

(foto credits Comune di Milano – Musei del Castello Sforzesco - Civica Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli")

(foto credits Comune di Milano – Musei del Castello Sforzesco - Civica Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli")

Giacomo Puccini, maestro insuperabile nel campo della musica italiana, celebrato al Castello Sforzesco di Milano a 100 anni dalla sua scomparsa.

Una mostra, quella organizzata da Castello Sforzesco e Comune di Milano ed inaugurata il 21 novembre, che intende approfondire la figura del grande musicista attraverso gli strumenti di comunicazione dell’epoca che esaltarono l’opera di Puccini, in particolare con la produzione di illustrazioni delle sue opere più conosciute.

La cartellonistica di Metlicovitz

Grande spazio viene offerto alle opere del cartellonista triestino Leopoldo Metlicovitz (1868-1944), all’epoca direttore artistico della Casa Editrice Ricordi. L’artista fu legato a Puccini da una salda amicizia e dalla loro collaborazione scaturirono invenzioni straordinarie, da Madama Butterfly (1904), ancora legata alla tradizione cartellonistica ottocentesca di matrice pittorica, fino alla splendida Turandot (1926), emblema del nuovo linguaggio Art Déco.

Ma la figura dell’artista lucchese venne sublimata anche attraverso la realizzazione, oltre ai manifesti, di copertine di giornali, illustrazioni di libretti, cartoline (alcune sempre a firma di Metlicovitz) e da una serie delle famose figurine Liebig del 1939 (ancora oggi oggetto di fiorente collezionismo) dedicate alla “Turandot”. Tutte le opere esposte provengono dalla Civica Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli", inesauribile miniera di tesori grafici, parte delle collezioni del Castello Sforzesco.

La lampada Turandot

L’esposizione è arricchita da un pezzo unico nel suo genere, la “Turandot dal cuore di vetro” opera in vetro soffiato e supporto in metallo dell’artista e designer Maria Christina Hamel (New Delhi, India, 1958), eseguita dalla Fornace Pino Signoretto, maestro Martino Naia Signoretto. Le sue opere sono state esposte in personali e collettive di tutto il mondo, e alcune di esse fanno parte delle collezioni permanenti della Triennale di Milano, del MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza e del Museo-Bottega della Tarsia Lignea di Sorrento. La splendida lampada è stata realizzata nel 2022 in occasione della mostra “Vetro e opera lirica”.

La scultura raffigura Turandot come un’eroina positiva, che nel rifiuto del destino di moglie e madre rappresenta la perfetta metafora della lotta di emancipazione da una società patriarcale. I colori scelti per rappresentarla sono forti e vivaci e l’oggetto è una lampada antropomorfa, in cui ogni elemento descrive una parte del corpo: il copricapo con i pendenti, le braccia che riprendono i decori presenti sulla sommità del capo, la gonna plissettata creata in canne di vetro giallo limone.

Immergersi nelle atmosfere retrò, tra cartoline in bianco e nero e manifesti colorati ed affascinanti, sarà come ripercorrere quegli anni ruggenti, dove la bellezza e l’estetica esaltavano il mondo dell’arte e della cultura. Un patrimonio, quello del genio musicale di Giacomo Puccini, che Castello Sforzesco rende ora fruibile e che non mancherà di suscitare emozioni ed ammirazione nei visitatori.

INFO:

Museo degli Strumenti Musicali, Sala della Balla

21 novembre 2024 – 12 gennaio 2025

Martedì – domenica.h.10:00 – 17,30 (ultimo ingresso ore 17)

Ingresso con biglietto del Museo www.milanocastello.it

Giuseppe De Carli

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