Con il nuovo regolamento della Polizia locale, discusso ieri in commissione, Varese ha scelto di dare un giro di vite sul consumo di alcolici in strada (leggi qui). Stop “perpetuo” alla vendita e al consumo di bevande alcoliche per strada e nei parchi dalle 22 alle 6 del mattino.
Anche Busto Arsizio riflette su interventi analoghi, guardando più al modello di Gallarate che, tramite delle ordinanze, aveva temporaneamente introdotto divieti anti-alcol (somministrazione e consumo) nella zona della stazione e del centro.
Nel caso di Busto, l’idea di partenza che verrà approfondita a breve è di andare a colpire il consumo sulla pubblica via piuttosto che la vendita. Per porre un freno al «bivacco molesto».
«Stiamo ragionando, e in questi giorni ci metteremo la testa, su un’ordinanza sul modello di quelle di Gallarate», anticipa l’assessore a Commercio e Polizia locale Matteo Sabba.
L’obiettivo è «andare a minare quei gruppi che stanno sotto ai portici di piazza Garibaldi o in giro e sono ubriachi o molesti. Ho in programma di approfondire la questione anche col sindaco Antonelli e sto vagliando varie ipotesi, tra le quali, appunto, anche quella dell’ordinanza per andare a mitigare questi fenomeni di bivacco molesto».
L’intento non è impedire la vendita di alcol nelle ore serali, ma vietarne il consumo (pensando in particolare ai rischi connessi alle bottiglie di vetro) lungo le strade o all'interno dei parchi: «Non è giusto impedire la vendita, perché una persona dignitosissima può andare ad acquistare qualcosa da bere a casa o comunque in un contesto privato», osserva Sabba.
Nei prossimi giorni se ne saprà di più, ma è possibile che Palazzo Gilardoni emani un’ordinanza, quantomeno inizialmente limitata a determinati periodi, che vieterà il consumo di bevande alcoliche.
Per arginare problematiche che, sostiene l’assessore, non riguardano casi di movida violenta ma «gruppetti o personaggi più o meno noti».
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