Questa mattina sull’asfalto c’erano ancora i vetri delle auto incidentate e i segni fatti col gesso dalle forze dell’ordine per i rilievi.
Lo schianto, nei pressi della rotonda all’intersezione tra viale Boccaccio e viale Toscana a Busto, si è verificato nella notte tra sabato e domenica, con un’auto ribaltata e un uomo finito all’ospedale in codice giallo.
Due strade trafficate spesso teatro di incidenti. Anche all’altezza di questa rotonda intitolata a monsignor Marino Colombo, vicino al confine con Dairago.
Per questo, Adriano Landoni, portavoce del comitato spontaneo di Borsano, torna a chiedere di intervenire per mettere in sicurezza questo punto delicato.
Lo fa a distanza di un anno dall’ultimo appello pubblico risalente a novembre 2023. Due mesi prima, si era verificato l’incidente in cui aveva perso la vita un 46enne.
Da allora le cronache hanno riportato altri sinistri lungo viale Toscana, per fortuna nessuno con esito particolarmente grave.
«Bisogna diminuire la velocità, non c’è alternativa», commenta Landoni. Insieme ad altri cittadini, aveva già avanzato la proposta di realizzare una nuova rotatoria all’uscita di via Chisimaio – non lontano dalla rotonda incriminata – proprio per indurre gli automobilisti ad alzare il piede dall’acceleratore.
«Oppure si potrebbe ampliare la rotonda in questione – aggiunge Landoni –. Ma sarebbe più complicato, perché sarebbe probabilmente necessari degli espropri».
L’importante, per il borsanese, è che si intervenga: «Nella zona industriale, dopo un incidente mortale, si è intervenuti spendendo 450mila euro per mettere in sicurezza un incrocio». Il riferimento è alla rotonda tra via Stefano Ferrario e via Marzoli Massari finanziata da Regione Lombardia, la cui realizzazione era stata anticipata dopo la tragica scomparsa di un 51enne.
«Giustissimo intervenire a Sacconago, ma occorre farlo anche qui prima che succeda ancora qualcosa di grave», insiste Landoni.
Il quale si era già appellato al sindaco Emanuele Antonelli: «Ci sentiamo abbandonati», lamenta. Precisando che il comitato «non è un gruppo politico, non ci affidiamo a consiglieri di partito, per noi il riferimento è il sindaco e assessore alle Opere pubbliche, il dottore Antonelli, che è il rappresentante di tutti i cittadini». Il quale, «dopo una bella collaborazione nel primo mandato, non ci riceve più». Così, «i problemi di Borsano rimangono con grossi disagi». L’invito rinnovato al sindaco è quello di interessarsi anche «dell’estrema periferia Sud della città».
In passato c’era stata un’interlocuzione sul tema con l’allora assessore alla Viabilità Salvatore Loschiavo. Ora, dopo il rimpasto, la materia è a sua volta diventata di competenza del sindaco e dell’assessore delegato Alex Gorletta (mentre l’assessore Matteo Sabba si occupa di Polizia locale e mobilità sostenibile).