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Economia | 23 settembre 2024, 10:28

Elevatori per disabili: cosa sono, quando installarli, che vantaggi hanno

Quando in casa c’è una persona con disabilità motorie, anche la presenza di pochi gradini tra il portone e l’ingresso dell’abitazione può diventare un ostacolo importante (o, volendo utilizzare un’espressione più tecnica, una barriera architettonica).

Elevatori per disabili: cosa sono, quando installarli, che vantaggi hanno

Quando in casa c’è una persona con disabilità motorie, anche la presenza di pochi gradini tra il portone e l’ingresso dell’abitazione può diventare un ostacolo importante (o, volendo utilizzare un’espressione più tecnica, una barriera architettonica). Dagli elevatori per disabili viene, così, una soluzione pratica e sicura: scopriamo insieme che sistemi sono, che caratteristiche hanno, come installarli e perché conviene.

Come funzionano e di quante tipologie sono gli elevatori per disabili

Come suggerisce la stessa espressione, un elevatore per disabili è un sistema che serve per alzare in quota la persona immobilizzata o che ha difficoltà nei movimenti. Quelli che si trovano comunemente in commercio sono sistemi meccanici, che funzionano – semplificando molto – grazie a un nastro o una catena riavvolgibili che si muovono lungo un’apposita guida.

Struttura e funzionamento degli elevatori per disabili dipendono, più nello specifico, dalla tipologia di sistema in questione. Ci sono elevatori a piattaforma progettati per essere utilizzati da disabili in carrozzina o persone che utilizzano altri dispositivi di assistenza alla camminata. Alcuni di questi elevatori, soprattutto se destinati a essere installati all’esterno, sono chiusi da una cabina e non solo hanno la struttura, quindi, ma funzionano esattamente come dei mini ascensori. All’interno dell’abitazione, quando è articolata su più livelli, è più comune trovare installati servoscale o montascale a poltroncina: è una soluzione che richiede che l’utilizzatore possa rimanere fermo in posizione seduta almeno per i pochi secondi necessari per coprire il dislivello e che, proprio per questo, non sempre è adatta a persone con disabilità gravi.

Molte ditte tra quelle specializzate e con più esperienza nel settore sono in grado di offrire ai propri clienti soluzioni personalizzate e che meglio soddisfino le esigenze specifiche della persona con difficoltà nei movimenti: se si tratta di bambini o di anziani ormai del tutto non autosufficienti per esempio, può essere utile installare una piattaforma elevatrice non standard e con spazio anche per il caregiver.

Tipologia a parte, tutti gli elevatori per disabili condividono caratteristiche come design e materiali di alta qualità e soprattutto il rispetto di alti standard di sicurezza. Vale la pena accennare a proposito al fatto che questi dispositivi devono rispettare quanto previsto dalle normative per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Installare elevatore è un gesto di cura per disabili e caregiver 

Chi decide di far installare a casa un elevatore per disabili lo fa, del resto, per migliorare la qualità di vita della persona con disabilità motoria in primis e in secondo luogo anche di chi se ne prende cura. Scale, gradini, rampe rischiano infatti di confinare in casa il disabile in carrozzina o che si muove mediante dispositivi di assistenza alla camminata: poterli bypassare, grazie a un montascale o a un servoscale, significa per queste persone riacquisire autonomia e indipendenza e, insieme a esse, un maggiore senso di benessere percepito legato al non dover necessariamente rinunciare alla propria routine fuori casa e alle occasioni di socialità. Se si considera che le scale di casa sono, secondo l’Istituto Superiore della Sanità, uno dei posti dove più frequentemente avvengono gli incidenti domestici si capisce perché far installare un elevatore è la scelta migliore anche per la sicurezza del disabile e di chi se ne prende cura in casa per evitare cadute e altri traumi involontari.     

Richy Garino

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