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Busto Arsizio | 23 settembre 2024, 09:15

Avanti i pedoni, ma non troppi. Top e flop dell'altra (o futura?) piazza Trento Trieste

Si chiude una settimana intensa con questa piazza centrale ripensata per tutti i cittadini. Il verde, il coinvolgimento dei bimbi, la passione della polizia locale ciò che ci ha colpito. Sugli adulti e su alcune scelte i nostri dubbi

Avanti i pedoni, ma non troppi. Top e flop dell'altra (o futura?) piazza Trento Trieste

Tutto bene quel che finisce bene? Quel che finisce, per il gruppo dei cittadini di Busto Arsizio che contava le ore alla riapertura di piazza Trento Trieste. Quel che comincia, per chi invece spera di vedere ampliata l'isola pedonale. 

Non vogliamo tirare le somme, né possiamo sfoderare percentuali, anche dopo sondaggi e interviste in centro, perché non è il nostro compito. Ma offrire qualche percezione su ciò che ha colpito, favorevolmente e sfavorevolmente, in questo nuovo test della Settimana europea della mobilità, sì. Top e flop, dal nostro punto di vista, dopo l'immersione di questi giorni. 

Un'altra piazza è possibile. Piazza Trento è stata prevista come test di consolidamento, ha detto l'assessore Salvatore Loschiavo, dopo che era stata già al centro della Settimana europea in passato. Questo però forse ha smorzato l'attenzione della gente. E si sarebbe potuto osare di più, ovvero puntare su un'altra piazza o un'altra via, per sondare concrete possibilità e umori e per avanzare nel progetto di pedonalizzazione se ci si crede tutti insieme. D'altro canto, sappiamo che l'atmosfera politica non era delle più concilianti (vedi alla voce tensione nella maggioranza e rimpasti).

Il verde è il futuro. Il lato accattivante della piazza è stato il look, anzi l'anima verde, comprensiva persino di laghetto. Il cuore della città è bello e ambìto, ma certo la difficoltà di prevedervi del nuovo verde non aiuta. Come dimostrato anche da via Cavallotti (dove i tecnici hanno ribadito che ci vorrà tempo per coglierne sviluppo e fascino), è questo il futuro. Cosa accadrà ora nella piazza, dirà molto anche sull'efficacia di questa settimana.

La forza dei bambini (e dei giovani). I bambini sono stati un'esplosione di energia, tutta da cogliere. Da quando si immergevano nei test sulle macchinine, guidati dalla Polizia locale, alla mattinata della nuova piazza scolastica. Loro dimostrano ciò che noi adulti più amiamo dire: che le cose si possono cambiare. Così come era bello vedere coinvolti i giovani, con la musica. 

Avanti i pedoni ma non troppi. Piazza pedonale, almeno a metà. Ma i passanti non sono stati moltissimi. Un'impressione che sarà forse acuita dal confronto con altre piazze alle prese con due manifestazioni importanti nei weekend: la festa dello sport lo scorso weekend e quella del terzo settore ieri. In alcuni momenti, gli eventi sembravano richiamare sempre i soliti noti. Non è una gara di numeri, tuttavia sarebbe stato bello coinvolgere efficacemente nel programma anche queste manifestazioni per far "respirare" di più la piazza in nuova versione. Anche la Busto Run4 Mobility e Charity, con tutto l'impegno di Assb e società sportive, meritava maggiori risultati.

Il seme da coltivare. Via Cavallotti è stata scoperta grazie all'intervento dei tecnici che hanno fatto cogliere pienamente la prospettiva dell'intervento (LEGGI QUI) anche su via Porta e via Bramante. Una delle serate più riuscite. Come la vegetazione avrà bisogno di tempo e cure per mostrare la sua bellezza, bisognerà coltivare con attenzione questa via, appena entrata ufficialmente nel salotto, e la sua socialità. Altrimenti si rischia di non vederla frequentata come dovrebbe (vedi sabato della festa dello sport dov'era solo lambita). I commercianti hanno fatto e faranno tanto, ma va coinvolta a fondo e costantemente da tutti.

L'altro volto della Polizia locale. La Polizia locale ha messo tutte le energie e la passione. Per chi si ostina a vedere negli agenti solo coloro che sanzionano, è stata una testimonianza importante. Ancora ieri, di domenica, i vigili erano presenti fino alle ultime ore con il commissario Giuseppe Vaccarino a informare e poi smobilitare la piazza. Per non parlare di quando istruivano i piccoli nella mobilità: spettacolo bellissimo.

L'impegno delle associazioni. Oltre alle istituzioni, diverse scuole e associazioni hanno collaborato e colorato questo evento. Prendiamo il commento finale della Fiab con Marco Fardelli: «Tanto impegno da parte di molti per cambiare un sistema di mobilità cittadina che ogni giorno mostra il suo "limite" raggiunto da tempo... Grazie a tutti quelli che hanno collaborato, quelli che sono passati per un saluto, a quelli che si sono mostrati contrari, a volte con argomenti ponderati altre volte con semplici prese di posizione. E grazie anche a tutti i volti nuovi conosciuti. E grazie anche agli amici di Legambiente coi quali abbiamo condiviso lo spazio nella giornata di oggi. Molte discussioni che hanno evidenziato come il lavoro da fare sia molto e che la comunicazione è fondamentale. Arrivederci all'anno prossimo, con un percorso variamente costellato di altri eventi cui daremo consistenza nel corso dei prossimi mesi».

Ma un progetto unico e completo? Senza scomodare solo i tanto citati social, una critica diffusa è: ma facciamo un progetto unico e completo per questo centro. Una volta cioè che si prende una decisione, si parta e si prosegua. È quanto esprimeva ieri anche l'ex assessore - che parlava però in qualità di cittadino - Alberto Armiraglio: «Si presenti un progetto completo e unico per allargare il centro pedonale. In modo funzionale e organico. La prima cosa da risolvere è proprio piazza Trento Trieste, via Mazzini... In questi giorni vedevo solo un gran traffico lì. Che ci impieghino un anno o quanto serve, ma il progetto sia completo e definitivo». Tra le critiche, anche la convivenza con l'avvio delle scuole: è vero che la Settimana della mobilità è in questo periodo, ma allora si poteva scegliere un altro luogo: vedi sopra.

Marilena Lualdi

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