Ha attraversato per l’ultima volta piazza San Giovanni, Luca Torno, lui che, con l’agenzia di marketing e comunicazione Royal Time, quella piazza ha contribuito spesso ad affollarla, riempiendola di musica, parole, attrazioni. Niente note e parole tante volte servite a popolare il centro, a divertire o a lanciare messaggi in sostegno di cause meritevoli. Sotto il cielo limpido e all’ombra di San Giovanni, c’erano il silenzio e il dolore composto dei familiari e degli amici più stretti, ancora scossi per una perdita imprevedibile e spiazzante (vedi QUI).
In basilica (fra i presenti, gli assessori Manuela Maffioli, Mario Cislaghi e Paola Reguzzoni, oltre ai rappresentanti di associazioni che con Torno avevano condiviso campagne, fatiche e successi, come Lilt, Mai Paura, Casaringhio, Eva Odv), letture dal Libro della Sapienza («Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà») e dal Vangelo di Luca («Siate sempre pronti, con la cintura ai fianchi e le lampade accese»).
Don Peppino Colombo, portato il messaggio di vicinanza di monsignor Severino Pagani, ha riconosciuto che «…la morte di Luca ha un alone di mistero, ci ha lasciati sgomenti. Le parole rimangono in sospeso e quelle di consolazione somigliano al sole in inverno: illumina ma non scalda». Il richiamo alla fede, a Dio, a Gesù: «Non sappiamo perché le cose sono andate così ma ci fidiamo di Te, sappiamo che anche nel momento in cui Luca è stato da solo non lo hai abbandonato».
Infine, prima di salutare «…l’organizzatore di grandi eventi apprezzati da tutti», il richiamo al valore della vita, legato alla grandezza del cuore più che alla durata dell’esistenza terrena: «Siamo soddisfatti della nostra vita quando abbiamo amato».