Il Gran Premio del Canada ci ha regalato emozioni intense e conferme inaspettate: Max Verstappen ha trionfato sul Circuito Gilles Villeneuve, riconquistando il primato dopo la delusione di Montecarlo. Al traguardo, l'olandese ha preceduto Lando Norris con la sua McLaren e le due Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton. Un quinto posto per Oscar Piastri, seguito dalle Aston Martin di Alonso e Stroll, e in ottava posizione Daniel Ricciardo. Tuttavia, il weekend è stato segnato negativamente dalla doppia disfatta delle Ferrari che, a causa di un problema tecnico per Leclerc e un incidente per Sainz, hanno visto entrambe le monoposto ritirarsi.
La partenza è stata animata dalle due Haas di Magnussen e Hulkenberg, che hanno optato per gomme full wet, una scelta che si è rivelata vincente inizialmente. Mentre Russell ha fatto un ottimo scatto mantenendo Verstappen a bada, le Haas recuperavano posizioni a ritmo serrato. Tuttavia, una scelta strategica non perfetta ha vanificato i progressi fatti nelle prime fasi della gara, con Magnussen retrocesso al 14º posto. La pioggia ha smesso di cadere e il primo a montare le slick è stato Gasly, seguito da un gruppo di piloti tra cui Hamilton, Sainz e Ricciardo. Quando è arrivato il turno di Verstappen e Russell, questi sono stati in grado di mantenere le posizioni di testa. Norris ha cercato di rispondere con due giri veloci, ma senza successo. La gara è rimasta incerta fino alla fine (finalmente!), con un incidente di Perez, fresco di rinnovo di contratto con RedBull ma ancora una volta non all’altezza del sedile che gli è stato affidato, e il testacoda di Sainz che hanno portato alla seconda uscita della Safety Car.
La gara di Ferrari è stata incerta fin dall’inizio, ed è sembrata subito mettersi male. Leclerc ha accusato problemi di motore già nei primi giri, mentre Verstappen e Norris si davano battaglia in pista. La pioggia ha giocato un ruolo cruciale, portando a errori strategici e difficoltà in termini di grip per la Ferrari. La ciliegina sulla torta, siamo ironici, è al giro 43: Leclerc abbandona la corsa, ponendo fine a un weekend travagliato. Già durante le sessioni di prove libere del sabato mattina, Charles Leclerc aveva manifestato preoccupazioni legate alla mancanza di velocità della monoposto. Durante le qualifiche, la Ferrari non è riuscita a far passare nessuna delle vetture in Q3, un segnale preoccupante dello stato di forma in questa gara canadese. Lo stesso Leclerc ha dichiarato di avere avuto problemi di grip già nelle FP3, rivelando che l'auto era "semplicemente lenta”. Diversi fattori possono aver contribuito alle difficoltà della Ferrari, e probabilmente è troppo presto per trarre delle conclusioni.
Tuttavia possiamo provare a fare qualche ipotesi. Le temperature basse e la superficie rinnovata del circuito di Montreal hanno messo in evidenza la difficoltà della Ferrari nel riscaldare adeguatamente gli pneumatici, in particolare i C5 Pirelli. Inoltre, il problema tecnico che ha costretto Leclerc al ritiro al giro 43 non è il primo guasto che affligge la scuderia di Maranello quest’anno nell’area Power Unit e elettronica. Anche a Imola si era parlato di qualche problema “non ben precisato”. Campanello di allarme non solo per l'affidabilità compromessa ma anche sulle performance in pista, considerato che le prestazioni sul rettilineo della SF-24 in questo weekend sono state tutto tranne che esaltanti. E infine, è chiaro che il setup della Ferrari, concepito per una gestione più morbida e regolare degli pneumatici e una migliore performance in gara piuttosto che in qualifica, si è rivelato inefficace in condizioni di grip variabile come quelle di Montreal (anche a causa del nuovo asfalto).
Alla fine vince ancora una volta lui: il campione del mondo Max Verstappen. L’olandese ha conquistato una convincente vittoria, dimostrando la sua incredibile capacità di guidare al top in qualsiasi condizione e la solida organizzazione e lucidità strategica del team Red Bull, nonostante una vettura non al top. Per Ferrari, è un weekend da archiviare in fretta, con la speranza di migliorare nelle prossime gare, a partire già dalla prossima in Spagna. A Montreal si è evidenziata non solo la forza di Red Bull, ma anche il ritorno competitivo Mercedes (oltre alla ormai onnipresente McLaren). Il circuit de Catalunya è un banco di prova fondamentale per capire quali vetture sono le più equilibrate in termini di performance. In un mondiale che vede prestazioni molto altalenanti delle vetture, andare forte a Barcellona quanto meno vuol dire che si può essere sempre “mediamente” veloci. Per la Ferrari, e i suoi tifosi, sarà un tranquillo weekend di paura in attesa di un responso tanto importante quanto preoccupante qualora dovesse essere negativo.
Di seguito i risultati del GP AWS DU Canada
1. Verstappen, Red Bull
2. Norris, McLaren +3.879
3. Russell, Mercedes +4.317
4. Hamilton, Mercedes +4.915
5. Piastri, McLaren +10.199
6. Alonso, Aston Martin +17.510
7. Stroll, Aston Martin +23.625
8. Ricciardo, Racing Bulls +28.672
9. Gasly, Alpine +30.021
10. Ocon, Alpine +30.313
11. Hulkenberg, Haas +30.824
12. Magnussen, Haas +31.253
13. Bottas, Sauber +40.487
14. Tsunoda, Racing Bulls +52.694
15. Zhou, Sauber 1 giro