«Gli episodi delle ultime settimane mi inducono a ripristinare l’ordinanza anti alcolici per l’area della stazione, per porre un freno a certe situazioni. È un provvedimento straordinario e urgente che può durare al massimo 30 giorni e non è immediatamente replicabile, tant’è che dopo la precedente applicazione ho atteso, prima di firmare la nuova ordinanza». Il sindaco Andrea Cassani, nel comunicare il ripristino delle misure per limitare il consumo delle bevande alcoliche dalle parti di piazza Giovanni XXIII, iscrive la misura nel contesto della mancanza di decoro e dei fatti violenti (vedi QUI), ripetutisi nel tempo e determinati anche da gruppi numerosi di persone, che hanno interessato la zona. Ribadisce, inoltre, la competenza delle Forze dell’Ordine su quanto avviene nell’area, sottolineando: «Stanno intervenendo spesso».
Sulle prospettive, Cassani annuncia: « Nei prossimi giorni incontrerò il nuovo questore, Carlo Mazza, che si è da subito interessato ai problemi di Gallarate e lo ringrazio sin d’ora per questo. Abbiamo bisogno di uomini dello Stato come lui che hanno a cuore la nostra terra e si impegnano ancora di più per le nostre città».
Il sindaco aggiunge, andando oltre i problemi della stazione: «In concomitanza con la chiusura delle scuole, partiranno i controlli con il reparto cinofilo, la sera, nelle piazze cittadine, a partire da Piazza Garibaldi e piazza Risorgimento. Ci stiamo muovendo anche sul lato della prevenzione e nei prossimi giorni vi saranno novità».
Intanto, l’ordinanza per l’area della stazione prevede che titolari o gestori di attività commerciali o artigianali (quali pizzerie da asporto, kebabberie e simili) in piazza Giovanni XXIII, via Cesare Beccaria, via Alberico Albricci, via Luigi Borghi via Bernardino Ferni, Via Sciarè ed area di collegamento delle vie Cavour e Borghi, sotto i portici, dalle 18 alle sei non possano somministrare e vendere per asporto bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. Vietato il consumo nella stessa fascia oraria e nella medesima area (possibile, invece, tra le 18 e le 23, per i pubblici esercizi, la somministrazione ai clienti seduti ai tavoli, se accompagnata dal consumo di pasti). Per i trasgressori, sanzioni da 500 a 5.000 euro.