Una giovane donna ha denunciato di aver subito una violenza sessuale mentre era ricoverata nel pronto soccorso di Vizzolo Predabissi, nel Milanese, e la sera successiva si è uccisa, gettandosi da una finestra del quarto piano dell'ospedale. Per la presunta violenza sessuale, avvenuta nella notte tra lunedì 27 e martedì 28 maggio, i carabinieri di Melegnano hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un uomo, che come la ragazza era ricoverato nell'ospedale.
Sul corpo della donna è stata disposta l'autopsia, fa sapere in una nota il procuratore di Lodi, Maurizio Romanelli. In attesa della convalida del fermo da parte del gip, proseguono le indagini affidate ai carabinieri della compagnia di San Donato Milanese e della stazione di Melegnano.
Dopo che la giovane donna ha denunciato di aver subito una violenza sessuale in pronto soccorso e la sera successiva si è uccisa gettandosi dalla finestra dell'ospedale di Vizzolo Predabissi, nel Milanese, "Regione Lombardia ha immediatamente costituito una commissione di verifica coordinata dal vicedirettore della direzione generale Welfare e composta da professionisti di Ats città metropolitana di Milano e dell'agenzia dei controlli". Lo comunica in una nota Regione Lombardia.
"La commissione - prosegue la nota - si recherà già domani presso il presidio di Vizzolo per iniziare le attività di verifica".
"Tutto l'ospedale è ancora sotto choc. Come Asst abbiamo subito avviato un audit interno per verificare quanto accaduto. La Regione Lombardia è stata immediatamente informata e si sono avviati congiuntamente ulteriori approfondimenti". E' quanto riferisce in una nota l'Asst di Melegnano e della Martesana, sul caso della giovane donna che ha denunciato di aver subito una violenza sessuale mentre era ricoverata nel pronto soccorso di Vizzolo Predabissi, nel Milanese, e la sera successiva, secondo le ricostruzioni della vicenda, si è uccisa gettandosi da una finestra del quarto piano dell'ospedale.
"La totale collaborazione dell'Asst è stata offerta alla magistratura e vista la delicata situazione resta il massimo riserbo sulla vicenda", conclude l'azienda sanitaria.