Mercoledì 29 maggio, sono da poco passate le 21 quando il Consiglio comunale di Castellanza riparte senza Mirella Cerini, dopo lo shock collettivo causato dalla prematura scomparsa del sindaco. E si ricomincia dalle sue parole. Dopo il minuto di raccoglimento, la “reggente”, Cristina Borroni, annuncia l’intento, condiviso con “Partecipiamo”, di ripetere alcuni passaggi del discorso che Mirella Cerini tenne nel 2021, all’inizio del secondo mandato. «Saremo attenti anche a chi non ci ha votato – cita – ai castellanzesi tutti, saremo a disposizione di tutti i cittadini». Sono enunciati cardini dell’azione amministrativa: impegno, serietà, onestà. Ancora, si fa riferimento alla percezione di una «…responsabilità che abbiamo intenzione di onorare, con spirito di servizio».
Intervengono alcuni consiglieri, dalla minoranza arriva la condivisione del ricordo, costante. E il ringraziamento a Cristina Borroni, per avere evitato il commissariamento.
Luigi Maggioni accenna a “primi riscontri” su quanto successo a Mirella Cerini. Vittima, probabilmente, non di un infarto del miocardio ma di una malattia cardiaca, senza sintomatologia evidente. Il collega Croci, commosso, rivolge un pensiero ai genitori del sindaco.
Poi si passa all’ordine del giorno. Nell’aula, l’eco delle parole di Mirella Cerini: «Lavorare insieme, unire le forze e le idee, lasciare da parte il tornaconto personale e mettersi a disposizione della comunità».