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Cronaca | 06 maggio 2024, 17:05

La moglie della vittima: «Hanno massacrato mio marito e mia figlia». Gli amici: «Una tragedia annunciata»

Dolore, lacrime, rabbia tra i residenti di via Menotti dopo l'omicidio di Fabio Limido e il ferimento della figlia Lavinia da parte dell'ex marito di lei. Le persone vicine alla famiglia: «Tre anni di avvisaglie. A cosa serve il "codice rosso"?»

La moglie della vittima: «Hanno massacrato mio marito e mia figlia». Gli amici: «Una tragedia annunciata»

Dolore, lacrime, rabbia. Tutto questo si respirava in via Menotti, dove intorno all'ora di pranzo di oggi Marco Manfrinati ha ucciso a coltellate l'ex suocero Fabio Limido, 71 anni, e accoltellato gravemente l'ex moglie Lavinia Limido, 37 anni, (leggi QUI la cronaca dell'accaduto) davanti allo studio nel quale padre e figlia lavoravano.

Mentre i soccorritori erano ancora al lavoro e l'aggressore piantonato dalla polizia, sul posto è arrivata anche la moglie della vittima e madre della donna finita nel mirino dell'ex. Subito avvicinata dai vicini e dagli amici è stata protetta davanti a una prova troppo grande da sopportare: «Hanno massacrato mio marito e mia figlia. Non so se mio marito è vivo» ripeteva la donna, prima di essere presa in carico dai soccorritori.

Una tragedia che ha sconvolto questa via residenziale tranquilla nel cuore di Casbeno, a pochi passi dalla Questura e dal centro città. Una tragedia che per qualcuno però non è un fulmine a ciel sereno, ma è annunciata. L'uomo, infatti, quarantenne ex avvocato di Busto Arsizio, non era nuovo a comportamenti fuori le righe dopo che il matrimonio era finito. Già in passato, da quanto emerge, aveva dato problemi alla ex, tanto che era stato sottoposto a divieto di avvicinamento da parte della magistratura.

Un divieto disatteso, nella mattinata di oggi, evidentemente con il chiaro intento di tendere un agguato all'ex moglie, raggiunta davanti al posto di lavoro armato di coltello. «Non è un fulmine a ciel sereno, le avvisaglie c’erano» dice un amico di famiglia delle vittime. «Tre anni di avvisi, con episodi ripetuti, per poi arrivare a questo. Io mi chiedo: il codice rosso a cosa serve?» le parole di un'altra amica.  

B. Mel.

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