/ Cronaca

Cronaca | 26 aprile 2025, 14:21

Quel vicino diventato un incubo e la decisione di fuggire. Ma la morte è arrivata prima per Chiara e Simone

Delitto del torinese: in corso di ricostruzione l'insieme dei fatti che hanno portato all'omicidio dei giovani Chiara Spatola e Simone Sorrentino per mano del saronnese Andrea Longo, che poi si è tolto la vita. Emergono litigi e molestie, ma anche le avances dell'uomo alla ragazza: «Lascia quel ragazzino e mettiti con me, che sono un uomo vero»

Quel vicino diventato un incubo e la decisione di fuggire. Ma la morte è arrivata prima per Chiara e Simone

Avrebbero dovuto trasferirsi altrove il prossimo 20 maggio, Chiara e Simone. Lasciare quella casa diventata un incubo per via di un vicino litigioso, molesto, insopportabile e che, per di più, di Chiara si era pure invaghito: «Lascia quel ragazzino e mettiti con me, che sono un uomo vero». 

Ma non hanno avuto tempo: “quel vicino” li ha colpiti a morte giovedì sera, con un coltello da sub a doppia lama lungo 30 centimetri, ferendoli mortalmente lungo tutto il corpo prima di togliersi la vita.

Il dolore e mille domande. Questo rimane a Volvera (Torino) 48 ore dopo il delitto (leggi QUI e QUI) che ha spezzato la vita di due ragazzi - Chiara Spatola e Simone Sorrentino - e si è portato via l’esistenza anche dell’assassino, Andrea Longo, 34 anni, originario di Saronno.

Ne dà conto il Corriere della Sera, che questa mattina riporta le parole della madre di Chiara, Maria Teresa Demartino, la sua incredulità per un atto tanto atroce da non aver ancora trovato tutte le motivazioni, ma anche il racconto di un’escalation di episodi che sono poi giunti al tragico epilogo.

Longo tormentava i due ragazzi da quando si era trasferito nel loro stesso cascinale: “si lamentava per rumori inesistenti, bussava furiosamente alla porta, protestava ogni volta che un’auto entrava o usciva dal cortile. Ed era ossessionato da Chiara” riporta il quotidiano milanese. 

La coppia aveva quindi deciso di trasferirsi, ma giovedì la situazione è precipitata: dopo una crisi respiratoria, che aveva anche richiesto l’arrivo di un’ambulanza, il saronnese aveva atteso l’arrivo di Chiara e Simona e li aveva raggiunti alla porta della loro abitazione, in quello che per i carabinieri che indagano potrebbe essere un gesto premeditato: “Il primo fendente l’ha sferrato a Simone in cucina, ferendolo all’altezza dell’occhio sinistro. Poi ha continuato a colpire, anche lungo le scale, quando i due fidanzati hanno cercato di scappare. Li ha raggiunti in cortile e li ha uccisi con le ultime due coltellate, alla schiena e allo sterno, prima di tagliarsi la gola” scrive sempre il Corriere.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore