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Valle Olona | 25 aprile 2024, 13:06

25 aprile a Solbiate Olona: «La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre»

All’interno delle celebrazioni è stata anche inaugurata una targa alla memoria di Angelo Colombo, ricordato anche degli alunni dell’IC Aldo Moro insieme alla professoressa Sganga: «Non è un uomo che si può dimenticare, perché ti entra nel cuore»

25 aprile a Solbiate Olona: «La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre»

Questa mattina a Solbiate Olona le celebrazioni del 25 aprile hanno avuto un ricordo in più. Infatti, è stato reso omaggio alla memoria di Angelo Colombo con una targa e con le parole della professoressa Alessandra Sganga.

«Una data storica, una pietra miliare nella storia italiana, nel cammino verso la libertà fortemente voluta da forze di destra e sinistra insieme», ha iniziato il suo discorso il presidente della locale sezione Anpi Roberto Esposito, dopo l’inno di Mameli e la deposizione della corona al monumento ai caduti con il sindaco Stefano Saporiti e il colonnello Marco Schinzari, comandante alla Sede Caserma “Ugo Mara”.

«La sintesi delle diverse posizioni post belliche è  rappresentata dalla costituzione, che non è solo “la più bella del mondo”, ma è soprattutto un grandissimo esercizio di misura, un luogo dove i padri e le madri costituenti hanno trovato mediazione ed equilibrio tra i diversi poteri dello Stato, dando forma alla libertà che celebriamo oggi».

Quella libertà «conquistata dai partigiani il 25 aprile di tanti anni fa e al tempo stesso fine e mezzo per mantenere questo equilibrio». E tornando sulla costituzione: «I diritti che sancisce sono patrimonio di tutti e ognuno di noi è chiamato a difenderli e proteggerli».

In quasi 80 anni tante cose sono cambiate: «La resistenza dei partigiani non è più attuale, le battaglie moderne non si combattono più con il fucile e gli agguati notturni, oggi non si affrontano carri armati ma nemici più subdoli che vogliono imporre un pensiero unico».

«L’Anpi di oggi non sale in montagna ma affronta le sfide moderne con le armi dell’attualità, con la cultura, con la diffusione di libri e film, favorendo lo sviluppo di una coscienza critica perché la mente è come un paracadute, funziona solo se si apre. Viva il 25 aprile», ha concluso.

Poi il figlio e il nipote di Angelo Colombo, hanno scoperto la targa a lui dedicata e i ragazzi di quinta elementare e terza media hanno letto delle poesie.

La professoressa Sganga, infine, ha raccontato chi era per la scuola Angelo: «Sono in questa scuola da quasi 20 anni, ho visto passare presidi, docenti, collaboratori scolastici, ma una figura è stata una costante, un punto di riferimento… Per me è stato un esempio da seguire. Per noi della scuola è sempre stato disponibile, ricordo quando lo chiamavo per invitarlo ai tradizionali spettacoli teatrali e lui mi rispondeva sempre dicendo “professoressa Alessandra, ci sarò”. Quest’anno lo spettacolo ci sarà ma il nostro sostenitore numero uno no. Non è una persona che si può dimenticare il signor Angelo, perché ti entra nel cuore e quando se ne va quel piccolo pezzettino di cuore se lo porta via, ma noi glielo lasciamo volentieri».

   

Michela Scandroglio

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