Il sindaco di Castellanza Mirella Cerini, insieme ai rappresentanti di KCity e di Landscape, ha presentato questa mattina i risultati dei lavori di rigenerazione urbana eseguiti nell’ambito del progetto della grande piazza lineare dell’Olona, realizzati grazie al finanziamento di circa 500.000 euro ricevuto da Regione Lombardia lo scorso anno.
Gli spazi esterni della biblioteca civica, piazza Castegnate e piazza Visconte Cerini (piazza mercato), sono stati oggetto di una serie di lavori di riqualificazione del verde, che ha previsto la piantumazione di quasi 9.000 piante ed essenze erbacee destinate a renderli più accoglienti, e al loro interno sono stati posizionati nuovi arredi.
Il verde è il futuro
«Abbiamo voluto focalizzarci in maniera importante sul verde – rimarca la prima cittadina – non solo per fare in modo che questi luoghi siano attraenti dal punto di vista estetico, ma anche e soprattutto poiché siamo estremamente consapevoli di quanto in città fortemente urbanizzate come la nostra esso rappresenti una risorsa imprescindibile.
Una maggior presenza di alberi e piante, infatti, non solo contribuisce a migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo ogni giorno, ma diventa fondamentale per aiutarci a combattere le ondate di calore che ormai sono sempre più frequenti, regalandoci spazi più accoglienti in cui trascorrere del tempo».
Panchine, aree attrezzate, un piccolo palco e molto altro ancora sono infatti stati collocati sia nelle aree frontali e posteriori della biblioteca sia all’interno della cornice di piazza Castegnate, dove è stata anche totalmente ristrutturata la fontana dedicata ai Marinai Caduti, per fare in modo che anche questi spazi esterni, in passato utilizzati principalmente come zone di passaggio, possano rappresentare appieno una risorsa per tutti coloro che abitano in città.
Se l’amministrazione con quest’intervento ha piantato il seme della rigenerazione urbana di una zona forse troppo trascurata in passato, perché essa diventi una realtà florida è necessaria l’attenzione e la cura dei cittadini, che, vivendola e sfruttandone appieno le potenzialità, potranno renderla un vero e proprio luogo nevralgico della vita sociale e culturale di Castellanza.
Un invito per tutti
Anche per questo alla presentazione di questa mattina, lunedì 4 marzo, erano presenti i rappresentanti di diverse realtà cittadine, come ad esempio Area Giovani, la Mensa del Padre Nostro e la Pro Loco, che già stanno lavorando con l’amministrazione per elaborare una serie di progettualità per rendere realmente viva la grande piazza lineare dell’Olona.
«Ora che i lavori sono giunti al termine – spiega il sindaco Cerini – abbiamo intenzione di invitare tutte le realtà associative del territorio a collaborare alla futura gestione della grande piazza lineare dell’Olona, per farne uno spazio vivo e dinamico che, oltre che un punto di aggregazione e di socialità, possa essere anche il palcoscenico di attività ed eventi dove attivare e sperimentare pratiche collaborative di cura, animazione e presidio.
L’obiettivo è di organizzare insieme alla comunità un primo momento di uso collettivo degli spazi riqualificati già nel prossimo mese di maggio, in occasione dell’evento inaugurale che stiamo organizzando per mostrare a tutti quali siano le potenzialità di quest’intervento».
Alla presentazione degli spazi ha voluto partecipare anche l’architetto Maurizio Cabras, coordinatore del Dipartimento del Territorio Urbanistica Lavori pubblici Edilizia e Patrimonio di Anci Lombardia, che ha dimostrato di apprezzare molto quanto realizzato nell’ambito del progetto.
Progettare e partecipare
«Stiamo vendendo l’esempio di come i comuni abbiano la capacità di progettare, di partecipare ai bandi e di realizzare gli interventi – sottolinea Cabras – e credetemi quando dico che questa è una sfida molto più grande di quello che si pensi, soprattutto se si considera che in passato alle amministrazioni era imposto di non pensare nemmeno di fare progetti se non in presenza della certezza di avere una copertura economica totale.
Sicuramente i finanziamenti e i bandi sono importanti, ma gli interventi come questo che stiamo vedendo oggi dopo essere stati realizzati hanno bisogno di cura e di gestione, e in questo l’alleanza con il privato sociale è indispensabile, e questo è l’esempio concerto che se sin da subito si lavora insieme i luoghi possono vivere e diventare risorse per tutta la comunità».