Anche l'ultimo messaggio di Marco Dettoni per la sua collega era per quei locali dove ogni giorno si rinnovava la bellezza di leggere, imparare e crescere a Solbiate Olona.
«Posso fare qualcosa per te?», gli scrisse Pina Tammaro. E lui rispose, a colpo sicuro: «La biblioteca».
Quella biblioteca che amava profondamente e che oggi è stata intitolata all'uomo a due anni dalla sua scomparsa (LEGGI QUI). Marco era di Cardano al Campo, ma con Solbiate aveva un rapporto speciale attraverso questi spazi, queste persone. Oggi c'erano i genitori, Dino e Maria, che hanno donato il ritratto realizzato dal pittore Giuseppe Battistella. Hanno voluto ringraziare il sindaco Roberto Saporiti e tutta l'amministrazione: «Questa decisione è senza dubbio, un importante riconoscimento dell'impegno che Marco ha profuso per lo sviluppo di questa Biblioteca e per le varie attività culturali e ricreative che ha organizzato per tutti i Cittadini di Solbiate Olona. Diverse persone hanno avuto la fortuna di conoscere personalmente Marco ed apprezzare l'impegno nel suo lavoro e la grande disponibilità ad aiutare, chiunque lo richiedesse, per le più disparate necessità».
Ecco il motivo del dono: «Affinché Marco sia sempre presente in questo luogo e possa essere ricordato e conosciuto da tutti gli operatori e i frequentatori della Biblioteca, noi abbiamo pensato di donare, alla Biblioteca stessa, un quadro... Marco continuerà ad essere un prezioso custode, nonché ispiratore per tutti gli operatori e fruitori di questa Biblioteca. Auguriamo alla Biblioteca "Marco Paolo Dettoni" di continuare ad essere un importante punto di riferimento socio culturale per i cittadini Solbiatesi e rimanere sempre un prezioso tesoro per Solbiate Olona».
Solbiate è decisa a custodire questo tesoro come faceva lui: seminando, guardando avanti. Come per l'iniziativa Nati per leggere: quanti ragazzi oggi in biblioteca sono quei bimbi appena nati a cui le mamme raccontavano storie tenendo tra le mani i libri della biblioteca.
Lui sapeva trasmettere tutto questo. I genitori ne raccontano l'immensa voglia di apprendere, scoprire, la passione per il cinema sconfinata.
La collega Pina usa questi sostantivi per lui: «Gentilezza, delicatezza, competenza... Se non sapeva una cosa, andava subito a cercare per provare ad aiutare».
Presente anche l'ex sindaco Giuseppe Bianchi, che lo assunse: «Era il 2006, lui aveva già fatto volontariato. Fece il concorso per lavorare qui. Era appassionato e gli abbiamo dato carta bianca».